Sembra non esserci una soluzione al problema buche che funesta le strade di Roma. Nei giorni scorsi il Campidoglio aveva annunciato, orgoglioso, l'avvio della sperimentazione di un prodotto innovativo, a basa di gilsonite, molto usato per le piste degli aeroporti americani. Purtroppo però quello che era stato definito l'asfalto magico si è rivelato l'ennesimo fallimento. Dopo solo 24 ore, infatti, si è già sgretolato.
L'asfalto magico
Nei giorni scorsi in alcune strade del III e dell' VIII municipio di Roma (gli stessi che domenica saranno chiamati a votare per i mini-governi), è partita la sperimentazione della gilsonite, un materiale "innovativo", capace di ripristinare il manto stradale.
In via Galba, lungo viale Baldelli ed in via Capraia, però le cose non sono andate come sperato: l'asfalto, infatti, si è già ridotto a gruviera.
Si è infatti "scoperto" che la gilsonite, un'emulsione cationica colloidale, con proprietà sigillanti e leganti, in realtà, non ripara le buche, ma si limita a sigillarle e a, riportare galla gli avvallamenti e le crepe.
Le critiche
L'asfalto magico non è piaciuto molto ai romani. I comitati di quartiere hanno subito fatto notare che l'unica differenza che si nota tra la zona dove è stato messo il sigillante ed il resto dell'asfalto è solo un'ombreggiatura, divenuta più scura. Il gruppo PD, dalle aule del Campidoglio ha tuonato: "Non è solo la gilsonite - una trovata poco originale, tra l'altro - a fare crepe".
Poi ha concluso "Gli elettori del III e dell'VIII Municipio hanno potuto vedere la sintesi dell'amministrazione pentastellata: strade fatte a pezzi ed il disperato tentativo di imbonire i cittadini con una soluzione posticcia, realizzata in extremis".
Amedeo Ciaccheri, candidato presidente della Coalizione Nuovo Municipio ha rincarato la dose: "Un intervento pubblicizzato dal Campidoglio come riparatore si è rivelato un altro flop".
Dal Campidoglio
Ieri, in serata, è arrivata, con un post su Facebook, la dichiarazione di Margherita Gatta, assessore ai Lavori Pubblici della Giunta Raggi. L'assessore, che ha spiegato di essersi recata in via Capraia, nel III municipio, ha costatato che l'asfalto presentava gradi diversi di ammaloramento, anche se, come le ha assicurato la ditta specializzata che ha eseguito i lavori, il sigillante si è depositato correttamente all'interno delle crepe e delle diverse fratture dell'asfalto".
Margherita Gatta, poi si è difesa precisando: "Ci tengo a ribadire che le vie selezionate per la sperimentazione erano già ammalorate e sono state scelte proprio per effettuare i test nelle peggiori condizioni e bloccare, così, il processo di degradazione. La gilsonite non ricostruisce il manto stradale, ma lo sigilla, funzionando come una pellicola che arresta il tempo di invecchiamento.
La società che ha eseguito un'ispezione ha confermato le parole dell'assessora e ha aggiunto: "I risultati si potranno vedere solo tra qualche mese, precisando però che il prodotto dà risultati ottimali solo su strade mediamente usurate".