ROMA - Nei giardini, nei parchi e nelle ville storiche della Capitale, presto potrebbero arrivare, a fare da tosaerba, pecore e caprette. Sembra uno scherzo ed invece è un vero e proprio progetto avanzato dalla giunta a Cinque Stelle per sopperire alle grandi carenze del servizio Giardini di Roma. D'altra parte, non è un mistero né per i romani né per i turisti: il verde urbano versa in pessime condizioni e l'erba è altissima (c'è anche chi, con un pizzico di ironia, parla di savana capitale...).

La proposta

La presentazione del progetto.che vede impiegati animali erbivori è stata presentata, in diretta Facebook, dall'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari che, in un "botta e risposta" con un utente, spiega: "In soccorso agli uomini del servizio Giardini (con squadre ridotte ai minimi termini) potrebbero arrivare pecore e capre (come già accade a Berlino ed in altre città italiane come Torino e Ferrara).

L'idea, che prende spunto dal Dlgs 228/2001 non dispiace per nulla a Virginia Raggi e alla giunta pentastellata. Proprio la sindaca avrebbe sollecitato l'utilizzo dei simpatici animali per la cura del verde. Infatti, pecore e capre si occupano già del parco della Caffarella; perché, dunque, non estendere il progetto anche ad altri parchi ed alle ville di Roma?

L'assessora Montanari (recentemente criticata per Orsalupa in Piazza Venezia) poi interviene sullo sfalcio del verde e spiega che la città di Roma, pur potendo contare su una buona programmazione, necessita di ulteriori risorse per poter rispondere, in maniera adeguata, alle esigenze dei cittadini.

Le reazioni

Subito è arrivata la risposta di Orlando Corsetti, consigliere del Pd.

"Ci mancavano solo pecore e capre come tosaerba - esordisce - ma, in fondo, possiamo ben comprendere la soluzione avanzata da Virginia Raggi. La sindaca, nutre un amore profondo per gli animali, infatti, ha riempito la città di gabbiani, ratti e, addirittura, cinghiali". Poi, conclude sarcastico: "con pecorelle e caprette potrà finalmente completare lo zoo romano pentastellato"

Anche il vicesegretario regionale Enzo Foschi, ironizza: "dopo i gabbiani che sostituiscono i netturbini nella normale raccolta dei rifiuti, ora, - dice - arrivano le pecore".

Poi domanda: "contro le zanzare in estate, la Raggi, cosa proporrà? Forse un geco mangia insetti?".

L'idea della giunta romana riceve invece un plauso dalla Coldiretti. "Se il comune di Roma alleva cinquantamila pecore potrà contare su un vero e proprio esercito di tosaerba naturali. Un'ottima opportunità per sostituire decespugliatori e falciatrici e per abbattere emissioni e rumori. Inoltre, così si potrebbe assicurare una concimazione naturale alle aree verdi