Ieri sera a Villa Ada avrebbe dovuto tenersi il secondo concerto romano del tour nazionale di Noyz Narcos – il primo, sempre a Villa Ada, era stato il 15 giugno 2018 – che sta portando il rapper in ogni angolo d'Italia, per raccogliere i frutti del clamoroso successo del suo ultimo album 'Enemy'. L'evento, purtroppo per i numerosi supporter che avevano già acquistato il biglietto, è stato rinviato all'ultimo momento: si svolgerà infatti il 17 luglio 2018 in un'altra location romana.
La persona che, più di ogni altra, non sembra aver digerito la notizia, è stata proprio Noyz Narcos, che a poche ore dall'inizio del concerto si è visto costretto a pubblicare un video, nel quale, oltre ad annunciare a supporter la brutta notizia, ha utilizzato parole molto dure per descrivere la difficoltà di organizzare degli eventi importanti a Roma, sua città natale.
"Non chiedetemi il perché, sono nero dalla rabbia"
Il rapper, simbolo dell'hip hop romano, ma residente a Milano ormai da anni, ha dichiarato più volte di non avere alcuna responsabilità per quanto riguarda l'annullamento della data, scaricando tutte le colpe sull'organizzazione, arrivando addirittura a parlare di appalti e impicci.
Queste le dichiarazioni di Noyz Narcos: "La serata di oggi è saltata, non chiedetemi neanche il perché, perché sono nero dalla rabbia. Sono qui a Roma in albergo, pronto per suonare. Purtroppo in questa città ci sono sempre dei problemi enormi quando si tratta di organizzare eventi. Tuttavia noi abbiamo fatto il possibile per cercare di spostare il concerto in un'altra location.
Il problema è che quest'altra location era troppo distante dalla precedente, e avreste sicuramente incontrato delle difficoltà per raggiungerla. A breve metterò un comunicato su Instagram, dove troverete tutti i dettagli per la nuova data e per i rimborsi."
Appalti, impicci, soldi e permessi
Successivamente l'artista è stato ripetutamente interpellato dai fans, relativamente ai motivi precisi che hanno impedito lo svolgimento della serata.
L'autore di 'Enemy', visibilmente turbato e amareggiato, dopo aver ribadito di non aver alcuna responsabilità al riguardo, ha parlato in termini vaghi e per nulla circostanziati di 'permessi, soldi, impicci e appalti', sostanzialmente senza fornire una vera e propria spiegazione, ma lasciando intendere di aver fatto di tutto per far sì che il concerto venisse comunque realizzato in un'altra locatoin.