Agli italiani piace parlare di cibo,ma sicuramente non è un argomento che mette tutti d'accordo. Da sempre gli onnivoriconsiderano i vegetariani degli asceti (o dei folli?), poiché scelgonospontaneamente di privarsi della carne e del pesce. Ciò a cui aspirano i vegetariani è semplicemente un cibo che non siaprodotto dalla sofferenza animale.
C'è una percentuale di persone cheha fatto una scelta ancora più drastica, aderendo ad uno stile di vita "vegan"o, italianizzando il termine inglese, vegano. I vegani non mangiano nessun tipodi carne, di pesce, né consumano uova, latticini e miele; le uniche proteine dicui si nutrono sono quelle di origine vegetale, contenute nei legumi.
Non è solo questione di alimentazione, perché chiriesce ad essere coerente con questa scelta elimina dalla sua quotidianitàqualsiasi cosa abbia provocato dolore agli animali, in modo diretto e indiretto.I vegani puri infatti non usano indumenti e coperte di lana e pelle, le pellicce,non indossano scarpe di cuoio ed evitano prodotti testati sugli animali.
Le persone che hanno scelto di vivere "vegan" in Italia sono circa l'1,1%,mentre i vegetariani sono il 4.9%, su una popolazione di circa 62 milioni dipersone. Il 6% sembra una percentuale esigua, ma in realtà si è assistito ad unaumento di due punti percentuale rispetto al 2012(Fonte: Eurispes, Rapporto2013). Lo stesso Rapporto delinea una marcata differenza di genere nella scelta"verde" a livello delle motivazioni di fondo. Gli uomini sceglierebbero questostile di vita per una questione salutista, mentre le donne sarebbero piùattratte dalla motivazione animalista.