Un nuovo traguardo nella lotta al cancro, le nano capsuleallo squalene. L'invenzione, messa a punto dal prof. LuigiCattel e la dottoressa Barbara Stella (Università diTorino) in collaborazione con l'equipe del prof. Patrick Couvreurdell'Universitè Paris Sud, segna una svolta importante nellaterapia anticancro.

L'idea parte da un brevetto del 2004, frutto diun lavoro di ricerca iniziato nel 1997: le nano particelle disqualene che agiscono con un azione antitumorale mirata e selettiva.Il team del prof. Cattel ha lavorato per anni allo studio di questamolecola: si tratta di un precursore naturale del colesterolofondamentale per la vita di tutti gli organismi.

L'intuizionevincente di questa invenzione è da ricercare nelle caratteristicheparticolari dello squalene; questo ha la capacità di formare deglianelli, se introdotto nell'acqua (da qui il suo nome scherzoso di"Signore degli anelli") e mantenere una forma compatta e ordinataalla quale è possibile legare chimicamente dei farmaci.

Lasperimentazione condotta su topi da laboratorio ha evidenziato comela molecola agisca solo sulle cellule malate evitando itessuti sani con una precisione estrema: "Magic bullets"(pallottole magiche), così è stata definita per le sue capacitàselettiva. A breve è prevista la sperimentazione clinica delprodotto che sembra particolarmente efficace nella cura del tumore al pancreas.

La caratteristica dello squalene in nano particelle, con la lorocapacità di legarsi chimicamente con farmaci di struttura edattività diverse, apre la strada anche ad altre applicazioni quali ladiagnostica e la cosmetica. Attualmente il gruppo del prof.Cattel è impegnato, con la collaborazione dell'Istituto per laRicerca e la Cura del Cancro, ad aumentare le capacità di azioneselettiva delle nano particelle. Questa rivoluzionaria scoperta hameritato al prof. Cattel e alla sua collega Barbara Stella il premiodell'European Patent Office.