Meno hai studiato, peggio mangi. A questa conclusione sono arrivati alcuni ricercatori tedeschi del Robert Koch Institute che hanno pubblicato una ricerca sulla rivista Plos One secondo la quale il livello di istruzione influisce sulla qualità dell'alimentazione di ogni giorno. Uno studio che sembra dare un perché all'assillante domanda che le mamme italiane lanciano al telefono dei figli lontani da casa: "Stai mangiando?".

Secondo la ricerca, guidata dal dottor Jonas Finger, chi ha studiato poco e male nel corso della vita sceglie più frequentemente regimi alimentari malsani, carichi di cibo molto calorico e ricco di zuccheri.

Al contrario, le persone con titoli di studio più avanzati hanno più possibilità di preferire una dieta maggiormente sana ed equilibrata.

I dati dello studio hanno messo in evidenza che nel piatto delle persone più istruite è facile trovare frutta e verdura, mentre non manca quasi mai la carne in quelle meno brillanti negli studi.

Le scelte di diete differenti si chiariscono nelle dirette conseguenze che il livello di istruzione spesso ha sullo status socio-economico. Un discorso da considerare magari più in Germania che in Italia, dove il titolo di studio non sempre è passpartout di una carriera lavorativa in ascesa. Chi ha titoli di studio più bassi fa tendenzialmente lavori che impegnano di più dal punto di vista fisico o richiedono maggiore attività manuale. Per questo hanno bisogno di compensare un maggior consumo di energie con cibi più calorici.