La celiachia è una patologia auto immune permanente, spesso confusa con una semplice intolleranza alimentare: facciamo chiarezza su quello che realmente succede alle persone affette da tale patologia.

Celiachia, di che si tratta?

Non si tratta di una semplice intolleranza: la celiachia è una vera e propria patologia dell'organismo umano che interessa principalmente l'intestino tenue, in particolare i villi intestinali.

Le pareti dell'intestino tenue, come è noto, sono rivestite da una parete assorbente (i villi intestinali), che ha il compito di assorbire le sostanze nutritive al passaggio del cibo.

Nei soggetti affetti da celiachia, il glutine presente negli alimenti produce un'infiammazione della parete assorbente, che in tale stato non riesce più a svolgere il proprio compito e nei casi più gravi tende a distruggersi: i primi sintomi sono infatti deperimento, crampi, debolezza muscolare ed anemia da carenza di ferro che non viene più assorbito dall'organismo.

La celiachia può essere diagnosticata a qualunque età ed è una patologia causata principalmente da fattori ereditari ed ambientali: l'esame definitivo che la identifica, oltre ai semplici esami del sangue, è una biopsia dell'intestino tenue, in grado di svelare anomalie a carico del tessuto.

Curarsi con l'alimentazione

I celiaci fortunatamente non devono prendere nessun tipo di medicina per star meglio, sarà sufficiente adottare una Corretta alimentazione per ottenere immediati miglioramenti: una dieta ricca di frutta, verdura e pesce garantisce un'ottima partenza, in quanto questi alimenti, facilmente reperibili non contengono glutine.

Dal 2005, inoltre, è obbligatorio per le aziende contrassegnare gli alimenti idonei con un simbolo che raffigura una spiga sbarrata: in questo modo si evita di assumere alimenti che durante il processo di lavorazione siano venuti a contatto con il glutine.