In molti ambienti di ricerca di varie discipline scientifiche il nostro organismo viene considerato come un sistema complesso costantemente in iterazione con l'ambiente esterno in grado di autoregolarsi in base alle necessità. I componenti esterni di cui necessitiamo per mantenerci in vita sono elementi chimici appartenenti allo stato solido, liquido e gassoso.

La funzione respiratoria può essere considerata un'azione indispensabile di ciclicità ritmica strettamente legata al meccanismo cardiocircolatorio, è l'alternarsi di inspirazione ed espirazione al fine di garantire la corretta ossigenazione del sangue.

Ciò che andiamo ad introdurre nel nostro corpo per mezzo del respiro sono elementi chimici aeriformi che vengono elaborati andando a scindere le componenti per trattenere ciò che è indispensabile. Tale tipologia di ingresso, elaborazione e conseguente uscita espiratoria, è una funzione strettamente legata all'ambiente in cui ci troviamo e che quindi va a dipendere dalla qualità dell'aria e dalla quota altimetrica. Una realtà cittadina o un'area industriale con scadente qualità dell'aria rappresentano la fonte d'ingresso di sostanze inutili e soprattutto pericolose mentre l'altitudine a cui ci troviamo influisce in termini di quantità d'ossigeno.

L'alimentazione è un'esigenza vitale molto delicata e complessa che dipende soprattutto dalle caratteristiche fisiche soggettive e dallo stile di vita che ognuno di noi è abituato a condurre.

A riguardo di tale argomento, vasto e inesauribile, esistono documentazioni precise e affidabili oltre a precisi regolamenti di carattere economico e sociale.

Il punto su cui vorrei focalizzare l'attenzione riguarda la capacità di analisi a cui spesso, per negligenza o superficialità, tendiamo a non prestare le dovute attenzioni.

Il sapere riconoscere di cosa il nostro organismo necessita e la capacità d'individuare la quantità di cui ne ha bisogno sono due componenti importantissime che per essere stabilite richiedono un esame di autocoscienza. Quando sopraggiunge lo stimolo della fame è consigliabile verificare di cosa realmente si abbia necessità di mangiare andando a domandarselo con un metodo di perlustrazione, di analisi sensoriale, di individuazione del maggior desiderio verso un qualcosa piuttosto che di un qualcosa d'altro.

Tale strategia risulta valida soprattutto per quanto riguarda il bisogno di assimilare ciò che è prioritario ed evitare così l'introduzione di sostanze eccedenti oltre a rappresentare un vantaggio nel sapere resistere alla golosa attrazione di un cibo gustoso e stuzzicante.

Un altro importante aspetto della funzione alimentare riguarda la modalità di assunzione del cibo. Oltrepassare la soglia necessaria di fabbisogno diventa controproducente sia per quanto riguarda la sensazione a seguire di pesantezza che per le possibili conseguenze a lungo termine.

È inoltre importante la tempistica con cui alimentarsi, buona regola è abituarsi a degli orari più o meno consueti evitando spuntini o abitudini viziose.

Al termine di ogni pasto è inoltre buona norma camminare quel che basta per aiutare lo stomaco nella digestione.

Sempre per quanto riguarda la funzione alimentare è importante andare a considerare ciò che riguarda l'introduzione di liquidi all'interno del nostro organismo. Durante i pasti non è richiesta un'eccessiva abbondanza di quantità liquide mentre è doveroso bere molto e in più occasioni durante la giornata anche senza necessariamente sentirsi assetati.