Le app per gli Smartphone e gli iPhone non servono solo per giocare e divertirsi, ma possono avere anche delle finalità legate alla nostra salute e benessere. Con questo scopo, i ricercatori del dipartimento di Neuroscienze, psicologia, area del farmaco e salute del bambino dell'Università di Firenze, hanno creato una nuova applicazione che permette di riconoscere e combattere in tempo l'ictus. Un importante servizio da scaricare sui nostri dispositivi mobili che permetterà di prevenire una malattia spesso mortale.

"Ictus 3R", la nuova app gratuita per combattere la malattia

L'applicazione relativa alla nostra salute si chiama "Ictus 3R" ed è completamente gratuita.

Il download è disponibile per gli smartphone, ma anche per i computer. In questo modo potremo essere sempre informati sui segnali della malattia, sulle sue manifestazioni e su tutti gli interventi necessari a prevenirla e curarla. Dunque, una maggiore informazione per le persone che, per i ricercatori, dovrebbe garantire migliori forme di prevenzione per riconoscere in tempo i sintomi ed evitare gravi conseguenze per l'organismo e, in molti casi, anche per la sopravvivenza. Ma questa app dà anche la possibilità di capire che rischio corriamo di andare incontro ad un ictus, con un test che terrà conto della nostra pressione abituale, delle malattie che abbiamo già avuto, dell'eventuale assunzione di farmaci, di abitudini poco sane come il fumo e anche del peso corporeo.

Come si scarica l'app per prevenire l'ictus, malattia che detiene il primato come causa di disabilità

Scaricare l'app "Ictus 3R" è semplice: basta collegarsi al sito che porta il nome dell'applicazione ed effettuare il download completamente gratuito. Questa app è stata realizzata in collaborazione con "Alice", Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale che da anni porta avanti un progetto di informazione e prevenzione.

Questa malattia, infatti, al giorno d'oggi detiene il primato come causa di disabilità ed è seconda per causa di morte e demenza nel mondo. Se teniamo conto delle statistiche riguardanti l'Italia, ogni anno colpisce in media 200.000 persone e lascia strascichi su almeno un milione di italiani, comportando anche grosse spese per il servizio sanitario, intorno ai 4 miliardi di euro.