Dall'Ateneo "Roma Tre" emerge una nuova possibilità per la lotta al cancro bloccando lo sviluppo di cellule tumorali utilizzando campi magnetici Elf, quelli a frequenze estremamente basse, da 0 a 300 Hz. Si tratta ancora di una fase sperimentale, in vitro, non sull'uomo.

Tanto per fare un esempio dalla vita di tutti i giorni, questi campi magnetici sono generati dalle linee per la trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica (anche in casa), dagli impianti per la trasformazione della tensione, dai normali dispositivi elettrici presenti in ambienti lavorativi e domestici come i telefoni fissi.

Oggi si vuole verificare la possibilità che queste emissioni possano inibire la proliferazione tumorale in vitro, come sottolineato nella nota tecnica allegata al programma di ricerca per la cura del cancro annunciata dal Dipartimento di Scienze dell'Università "Roma Tre".

Il responsabile scientifico, la dottoressa Antonella Sgura, è chiara: "Colture di glioblastoma umano, tumore maligno del cervello, irraggiate con campi Elf, verranno utilizzate per tracciare delle curve di crescita. Se sarà rilevata un'inibizione della crescita tumorale, verranno indagati i meccanismi coinvolti, studiando fenomeni quali l'apoptosi (morte cellulare), la senescenza e il differenziamento".

La sperimentazione prenderà l'avvio grazie anche al sostegno di fondi privati con la collaborazione di due importanti strutture: l'Istituto Giuliano Preparata, intitolato al celebre fisico italiano che dedicò gran parte della sua vita professionale alla fisica delle alte energie, fino alla ricerca sulla Fusione fredda; la Salvator Mundi International Hospital (via delle Mura Gianicolensi), clinica fondata nel 1947 da Madre Liboria, Superiora della Congregazione del Divin Salvatore e che dal suo completamento cura pazienti da 70 nazioni, inserita nella rete degli ospedali tenuti dalla Congregazione in 28 paesi del mondo e con un ricco reparto di ricerca e sviluppo.

Complesso il protocollo di sperimentazione di Roma Tre. Qui solo alcuni punti:

  • Cellule U251 MG (Glioblastoma umano multiforme - fig. 1) verranno irraggiate a campi magnetici con frequenza e intensità indicate dal Committente;
  • Studio della cinetica di proliferazione tramite curve del raddoppiamento di popolazione (Population Doubling). Le colture cellulari verranno contate ogni 4 giorni con contatore portatile Scepter 2.0 (Merck Millipore) e riseminate;
  • La vitalità verrà misurata con il test di esclusione del Trypan Blue, colorante in grado di marcare selettivamente le cellule morte che saranno "contate" in camera di Bürker per stabilirne le percentuali di presenza;
  • L'apoptosi o morte programmata geneticamente di una cellula alla fine del suo ciclo vitale, sarà studiata colorando i campioni con Dapi (colorante organico fluorescente) e osservandoli al microscopio a fluorescenza, stabilendone la presenza in percentuale;
  • Quantificare la senescenza tramite colorazione istochimica osservabile al microscopio ottico (fig. 3);
  • Studio del differenziamento delle cellule tumorali (fig. 4).

Ogni risultato sarà analizzato anche in cellule non tumorali utilizzate come controlli.

Ogni esperimento sarà eseguito tre volte. L'analisi statistica sarà effettuata con il software Statistica 10 (Statsoft). Alla fine si potrà avere una valutazione d'azione dei campi Elf, la quantificazione dei tempi di latenza fra irraggiamento ed effetti biologici, oltre a indicazioni sui meccanismi cellulari connessi agli effetti rilevati.