Il Made in Italy dell'Ortofrutta si mette in primo piano grazie a una campagna di comunicazione istituzionale di filiera. L'obiettivo è valorizzare frutta e verdura di stagione. Un aiuto decisivo rivolto a chi, di fronte agli scaffali, deve prendere una decisione importante su cosa portare a tavola. L'iniziativa è dell'organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia e del Mipaaft.

Due prodotti d'eccellenza dell'agricoltura italiana sono stati appena messi sotto i riflettori e apriranno le danze: radicchio e uva da tavola. Saranno enfatizzati e pubblicizzati fino a ottobre e poi da dicembre a gennaio per le varietà tardive.

Da portare all'attenzione dei consumatori le loro proprietà di gusto e di qualità coinvolgendo agricoltori, confezionatori, distributori e dettaglianti.

Saranno coinvolti oltre cinquemila punti vendita delle principali catene della distribuzione, negozi specializzati e di quartiere, grossisti dei mercati agroalimentari.

La presentazione della campagna qualità sull'Ortofrutta

L'iniziativa è stata lanciata la mattina del 13 settembre nella Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. L'idea è stata voluta e portata avanti dall'organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia con il patrocinio dello stesso dicastero.

Ad accogliere relatori e delegati, Pietro Gasparri, dirigente Sviluppo imprese e cooperazione, della direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Mipaaft.

Con Gasparri a spiegare l'iniziativa, Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia, Donato Fanelli, coordinatore del Comitato di Prodotto dell'organizzazione interprofessionale per l’Uva da tavola, Piero Cardile, vicepresidente vicario della stessa organizzazione e Cesare Bellò, coordinatore del Comitato di Prodotto di Ortofrutta Italia per il Radicchio.

Promozione Ortofrutta, perché radicchio e uva da tavola

Due rami di prodotti italiani d'eccellenza apriranno le danze. Si inizia dal radicchio che “pesa” ben 250.000 tonnellate di produzione annua e oltre 500 milioni di euro come valore al consumo, con un export che supera il 22 per cento.

Come evidenziato da Donato Fanelli, da parte sua l'uva da tavola quest'anno supererà del 20-30 per cento la non buona produzione 2017, mentre non è ancora quantificabile in cifre visto che la raccolta è ancora in corso.

Il valore al consumo dovrebbe essere quantificabile in 900 milioni di euro: una produzione che ha bisogno di nuovi sbocchi, come verso la Cina, vincendo forti barriere fitopatologiche per l'export verso quella nazione asiatica, norme, protocolli e capitolati che devono essere al più presto definiti in ambito ministeriale ed europeo. La Spagna lo ha appena fatto e sta iniziando a vendere la sua uva da tavola proprio nel Paese di Pechino anticipando di molto l'Italia.

“Da sottolineare che da quando il kiwi italiano è stato codificato nelle caratteristiche di export verso la Cina definendo tutti i parametri – ha raccontato Fanelli – ha anche trovato un grande sbocco proprio verso quella Nazione.

Occorre fare la stessa cosa con l'uva e non tardare ancora per non perdere posizioni a favore di altri”.

“La promozione e comunicazione istituzionale di filiera, è per noi un progetto di utilità pubblica – ha sottolineato Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia – per fornire informazioni ai consumatori nei punti vendita e con un più ampio e complessivo obiettivo di miglioramento qualitativo dei prodotti ortofrutticoli. La filiera si è accordata in questa azione che rappresenta la base di un'azione concordata per la promozione e valorizzazione della produzione nazionale. Abbiamo prodotti italiani dalla grande attrattiva e, ancora di più con la classificazione Igt che in maniera del tutto positiva hanno un grande traino commerciale”.

La campagna prevede l’esposizione di poster informativi per i consumatori, con indicazioni sulle principali tipologie di uva da tavola e radicchio compresi gli Igt, indicazioni sui consorzi che li producono, li tutelano e li caldeggiano. Parte integrante e fondamentale della promozione è l'impegno da parte dei produttori di fornire ai punti vendita solo prodotti rispondenti ai parametri di un “capitolato di qualità” che stabilisce criteri qualitativi ben più alti per l’uva che sta al centro della promozione.

Stessa cosa per il radicchio, già noto a livello nazionale e internazionale per la sua qualità e proprietà di gusto oltre che nurtraceutiche, punti saldi da ribadire grazie a questa campagna che per la prima volta vede inserito tale prodotto in questo meccanismo di promozione.

Il 'cos'è' di Otrofrutta italia

Quattordici i soci che compongono l'organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia, otto fanno parte del mondo della produzione e sei del comparto commerciale-distribuzione: nell'organizzazione, come sottolineato dal presidente Battelli, è rientrata Copagri-Confederazione di produttori agricoli ed è entrata un'organizzazione primaria di fungicultori, poi le tre grandi confederazioni della grande distribuzione e forti rappresentati nazionali della produzione, oltre a due storici grossisti dei mercati.

Sedici i comitati che operano per la valorizzazione dei loro prodotti-obiettivo. “Favorire la promozione e la distribuzione dei prodotti nazionali di qualità, oltre ad essere una iniziativa necessaria e positiva, è anche un obiettivo del nostro ministero - ha sottolineato Pietro Gasparri, dirigente del Mipaaft - per questo stiamo lavorando anche sul riconoscimento di altre organizzazioni interprofessionali”.

Anche fattori ambientali, economici e di potere d'acquisto influiscono sul mercato e la comunicazione diviene necessaria per parare i colpi in momenti sfavorevoli e per sfruttare trend in crescita. “In una stagione in cui i consumi non sono partiti in maniera eccellente – ha detto Donato Fanelli (uva da tavola) – abbiamo voluto alzare l’asticella della qualità, cosicché insieme alla Grande Distribuzione, si possa offrire ai consumatori un’uva da tavola al cento per cento italiana che rispecchi finalmente le loro richieste. Elementi da utilizzare al meglio visto che il consumo di uva da tavola è tra il terzo e il quarto posto in Italia, una realtà importante e vitale”.

“Ortofrutta Italia è ormai naturale luogo di confronto di tutta la filiera e quindi laboratorio di lavoro per consolidare iniziative e crearne di nuove – ha aggiunto Piero Cardile –.

La Grande Distribuzione non può che ribadire il suo appoggio ad azioni di comunicazione innovative come questa che, agendo sul mercato e sui consumatori, vogliono promuovere l’eccellenza del prodotto italiano”.

“Il radicchio è un prodotto di qualità che arriva da un territorio di qualità e che il consumatore italiano ha dimostrato di gradire – ha raccontato Cesare Bellò (radicchio) – motivo per cui l’intera filiera del radicchio presente nel comitato è stata unitaria nel sentire la necessità di farlo conoscere sempre di più ai consumatori, attivando specifiche azione di comunicazione congiunta. Il radicchio è anche storia di territori da far conoscere”.

Altri round di comunicazioni istituzionali riguarderanno numerosi prodotti italiani di qualità, sempre puntando su quello che le campagne darà nel corso delle stagioni, quindi arance e clementine, kiwi e pomodoro ciliegino dalla Sicilia, ciliegie e funghi.