Il tanto discusso "superfarmaco" contro l'epatite C, il Sofosbuvir, fa parte oggi della lista dei farmaci essenziali, stilata in maniera aggiornata oggi dalla OMS, l'organizzazione mondiale della sanità.



Il farmaco

Il Sofosbuvir rientra nella categoria dei profarmaci ed è stato usato sperimentalmente per il trattamento dell'epatite C. Il suo principale metabolita è in grado di bloccare la RNA polimerasi del virus, che così non è più in grado di replicare il proprio genoma, portando alla sua eliminazione dai tessuti affetti.

Inizialmente sviluppato dalla ditta Pharmasset, è stato successivamente acquistato dalla Gilead Sciences.

Attualmente l'Unione Europea categorizza il Sofosbuvir come farmaco compassionevole, utilizzabile solo nei casi più gravi di epatite C e in concomitanza con il trapianto di fegato.

I costi

Il superfarmaco è divenuto famoso in tutto il mondo, ed è tuttora al centro delle polemiche a causa del costo del trattamento che ne prevede l'uso. Per dodici settimane di cura, infatti, si prevede un costo di 84mila dollari (genotipo 1 e 2), ma in alcuni casi (contro il genotipo 3) il costo totale può aumentare fino a 168mila dollari, per un totale di 24 settimane di terapia. Nel 2014 è stato stimato un fatturato totale di circa 2 miliardi di dollari, derivanti dalla commercializzazione del farmaco.

Stando alle parole di Margaret Chan, direttore generale dell'Oms, il Sofosbuvir è stato inserito nella lista dei farmaci essenziali, contro l'epatite C, perchè "è vitale garantire che tutti coloro che ne hanno bisogno ottengano i farmaci necessari.

Metterli nella lista dei medicinali essenziali è un primo passo''.

L'importanza della commercializzazione di un farmaco che permetta l'eradicazione del virus dell'epatite C è certamente sentita, considerando che questa malattia colpisce nel mondo circa 150 milioni di persone e fa 500.000 vittime ogni anno.

In Italia è stato stanziato da poco un fondo apposito, che consta di circa 1 miliardo di euro, cifra ricavata grazie ad un emendamento alla Legge di stabilità, e che permetterà l'accesso alla cura con il nuovo superfarmaco ai malati di epatite C.

Tuttavia gli elevati costi della terapia sembrerebbero ingiustificati secondo l'opinione pubblica e si attendono ulteriori chiarificazioni da parte degli organismi preposti alla sua commercializzazione.