Le patologie della tiroide sono sempre più diffuse tra la popolazione, soprattutto femminile, che per natura ne è maggiormente soggetta, ma fortunatamente è oggi possibile curarle in modo efficace e sicuro.Per aiutare il buon funzionamento della tiroide inoltre, molto si può fare seguendo unaCorretta alimentazione, ovvero portando in tavola i cibi che maggiormente contribuiscono a mantenerla in buona Salute e al contempo evitando quelli che, invece, potrebbero danneggiarla.

I cibi da prediligere

Lo iodio è un elemento essenziale per mantenere in equilibrio la tiroide, per cui, introdurlo nella dieta abituale, è il primo passo da compiere per mantenerla in forma.Il pesce è una fonte ottimale di iodio: merluzzo, crostacei, sogliola, dentice e molluschi sono quelli che più degli altri dovrebbero fare spesso capolino sulle nostre tavole.

Mai sentito parlare della tirosina?Si tratta di un aminoacido di importanza fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei e si trova nel formaggio grana (senza esagerare) e nelle uova (un paio a settimana).Le verdure migliori infine sono gli spinaci, le bietole e le carote.

I cibi da evitare o da consumare con moderazione

Verdure ed ortaggi sono alimenti estremamente positivi per la salute dell'organismo, ma in esclusivo riferimento alla tiroide, andrebbero consumati con moderazione cavoli verza, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli, crescione e rape; la motivazione risiede nel fatto che contengono tutti una buona dose di tiocianati, sostanze che inibiscono la captazione dello iodio.

In generale tuttavia, alla base del benessere dell'organismo, c'è sempre uno stile di vita sano, che contempli una adeguata alimentazionee una moderata attività fisica, abitudini che giovano molto anche alla tiroide.

L'importanza del sale iodato

Una raccomandazione che gli endocrinologi spesso fanno è quella di sostituire il comune sale da cucina (che comunque va evitato il più possibile), con quello iodato, da usare soprattutto a crudo (la cottura fa perdere la maggior parte dello iodio che contiene).

Ovviamente anche il sale iodato va utilizzato con parsimonia e anche se la dose raccomandata è di 5 grammi al giorno, è sempre opportuno chiedere al proprio medico curante quale sia la soluzione più adatta per sé.

Da evitare in questo caso il fai-da-te: solo uno specialista è in grado di fornire indicazioni precise in merito a cibi, farmaci e dosi per restare in perfetta salute.