Il 4 febbraio è il giorno dedicato a fare il punto sul cancro nel mondo - World Cancer Day - una iniziativa della Union for International Cancer Control (UICC), con sede a Ginevra (Svizzera). Quest’anno si arriva a questo appuntamento con dei dati positivi: nei maschi i decessi per tumori si sono ridotti dell’1,8%, mentre nelle donne dell'1,4%. Sono dati statunitensi, ma in Italia i numeri confermano questa tendenza. Il meritoè delle nuove cure e soprattutto della prevenzione e delle diagnosi precoci.
Il killer numero uno
I progressi fatti in medicina sono enormi ma ci sono termini come “cancro” che, ancora oggi, basta nominarli ed è subito panico.
Va tuttavia precisato che si dice cancro ma in realtà stiamo parlando di centinaia di malattie differenti, alcune molto resistenti alle cure, altre più facili da trattare e dalle quali fortunatamente si guarisce.
Alcuni tumori ormai si curano quasi totalmente altri, come polmoni, seno, prostata e colon retto, solo se vengono diagnosticati precocemente. Ma permangono ancora forme tumorali come fegato e pancreas, dove si è ancora lontani dal disporre di terapie efficienti.
Come risulta dal rapporto annuale Cancer Statistics 2016, il prossimo anno negli Stati Uniti sono attesi oltre un milione e seicentomila nuovi casi di tumori con seicentomila decessi. Negli adolescenti (fino a 19 anni) i tumori al cervello hanno superato le morti per leucemia ridottegrazie alle moderne terapie antileucemiche.
A queste stime terribili si affiancano dati incoraggianti: dal 1991, ad esempio, si è avuto una riduzione complessiva del 23% della mortalità per tumori, un milione e 700 mila vite salvate. Negli uomini si registra ogni anno una riduzione dei tumori del 3,1%.
Dove stiamo andando?
Grazie anche alle cure più efficienti dialtre patologie, come le malattie cardiovascolari, può capitare che il cancro diventi la prima causa di morte.
Questo vuol dire che, nonostante i progressi fatti finora, di strada da fare ce ne ancora tanta. Ricercatori, medici e specialisti in tutto il mondo stanno moltiplicando gli sforzi per sconfiggere questa malattia.Passi avanti vengono compiuti ogni anno.
La nuova frontiera della ricerca si sta indirizzando verso approcci specifici e personalizzati: sono le cosiddette target terapie e le terapie personalizzate, cioè individuando in ogni tumore e, a volte, per ogni singolo paziente, delle caratteristiche – o talloni di Achille – da sfruttare per distruggerlo con farmaci specifici e meno invasivi.
E poi c’è il capitolo della prevenzione: nei maschi grazie alla riduzione del numero dei fumatori si è registrato una riduzione del 38% delle neoplasie polmonari mentre nelle femmine, visto la loro persistenza al consumo di tabacco, la riduzione è solo del 13%. Questo èsolo un esempio ma molto utile a comprendere che prima ancora di pensare alle terapie più efficienti e risolutive, megliofare ogni sforzo per migliorare il proprio stile vita e fare prevenzione.