In menopausa èfondamentale capire quale possa essere la causa che determina la produzione di colesterolo in eccesso, per fornire informazioni utili rivolte ad un appropriato piano terapeutico e alimentare nella donna. Iniziare a capire quali sono le predisposizioni e le giuste risposte è importante, per stabilire un programma personalizzato finalizzato a combattere l’accumulo di colesterolo,indirizzando lostile di vita e la dietaalimentareverso scelte che possono aiutare l’organismo della donna nel delicato periodo della menopausa.

A dimostrare i benefici associati alla perdita di peso sono studi come quelli riesaminati in un’analisi pubblicata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Aberdeen (Regno Unito) sulle pagine della rivista Obesity Reviews. I dati a disposizione hanno dimostrato che quando l’indice di massa corporea supera i 28 kg/m2 – cioè in condizioni di sovrappeso o obesità – dimagrire porta alla riduzione dei livelli del colesterolo totale e di quello “cattivo”. In particolare, i ricercatori hanno stimato una riduzione del colesterolo pari a 9 mg/dl ogni 10 chili di peso persi. Scopri di piùgrazie ai consigli dei medici del Policlinico "A. Gemelli" con l'iniziativa Viaggio al Cuore del Problema, powered by Danacol.

PERDERE PESO PER ABBASSARE IL COLESTEROLOI medici del Policlinico "A. Gemelli" di Roma e i ricercatori dell'Università...

Posted by Danacol onThursday, 17 March 2016

Malattie cardiovascolari e menopausa

La donna, in età fertile, risulta essere maggiormente protetta nei confronti di patologie legate all’ipertensione.

Con la menopausa, però, l’equilibrio ormonale si modifica in modo estremamente complesso, i livelli di estrogeni nel sangue si riducono significativamente e la donna inizia ad essere esposta agli stessi fattori di rischio dell’uomo, raggiungendo livelli lipidici e diglicemia molto più alti. Dopo i 50 anni, nelle donne, subentra la tendenza ad avere un notevole aumento dei livelli di colesterolo nel sangue che andrà, inevitabilmente, a depositarsi e a formare le placche aterosclerotiche, maggiori responsabili dei problemi collegati a tutto l’apparato cardio-circolatorio.Il mantenimento della forma psicofisica, attraverso uno stile di vita sano, con il giusto equilibrio di attività fisicae corretta alimentazione, può aiutare a ridurre i sintomidella menopausa ed intervenire positivamente sulla prevenzione di patologie cardiovascolari che potrebbero manifestarsi in questo periodo.

Alimentazione sana e attività fisica: gli alleati contro colesterolo emalattie cardiovascolari

Mantenere bassi i livelli di colesterolo in menopausa è molto importante. Gli alleati vincenti, in questo delicato periodo della donna, sono sicuramente uno stile di vita sano associato ad una adeguata alimentazione che preveda cibi mirati ad aiutare l’organismo della donna emodificarele proprie abitudini alimentari riducendo il consumo del saleed incrementando l’introduzionedi cibi ricchi dicalcio.Circa il 15% del colesterolo viene assimilato dall’intestino.

Alcuni cibi hanno la funzione di bloccare tale assorbimento, in particolar modo alcuni tipi di yogurt che contribuiscono, notevolmente, a ridurre l’eccesso di colesterolo nel nostro organismo. Sono prodotti con principi attivi che non hanno effetti collaterali e che possono essere presi anche in associazione con eventuali farmaci. L’assunzione giornaliera di yogurt da berea fine pasto puòdiventare, ad esempio, una sana abitudine per non rinunciare al piacere del dessert.Tutto l’organismo si modifica quando arriva la menopausa e, se non si è in forma, gli organi possono diminuire la loro funzionalità. È importante mantenere il proprio peso forma, poiché essere in sovrappeso aumenta anche il rischio di contrarre malattie come il diabete, la pressione altae l’ipercolesterolemia.

Praticare almeno 30 minuti di esercizio fisico 4 o 5 volte alla settimana può aiutareanche a diminuire il colesterolo cattivo a vantaggio di quello buono, riducendo il rischio diinfartoemalattie cardiache. L’attività fisica in menopausa ha inoltre un’azione positiva anche sull'umore, con la riduzione di sintomi legati all’ansia, alla depressione e allo stress, grazie alle endorfine, gli “ormoni della felicità”, che hanno il potere di indurre all’organismo tranquillità e benessere diffuso.