Ricercatori scandinavi e americani hanno messo a punto un metodo di diagnosi e monitoraggio dell'autismo che si basa sull'attività dei circuiti nervosi dedicatialle competenze sociali. Si tratta di un metodo che sfrutta la risonanza magnetica funzionale ed è, dunque, oggettivo e non invasivo, ma funziona solo nei maschi. I risultati dell'applicazione del nuovo metodo sono stati pubblicati di recente su JAMA Psychiatry.
Le competenzesociali nell'autismo
Il termine autismo indica una classe di disturbi dello sviluppo neuropsichiatrico che si presentano in 1 caso su 54 nei maschi e in 1 caso su 252 nelle femmine.
Isintomi e segni con cui l'autismo si può manifestare sono estremamente vari e includono difficoltà precoci nella comunicazionee comportamenti ripetitivi. Nonostante questa eterogeneità di presentazione clinica, i bimbi affetti da autismo sono accomunati da notevoli difficoltà nell'interazione sociale.
I deficit delle competenze sociali si possono valutare grazie a dei test studiati appositamente. Ad esempio, permisurare la percezione socialei ricercatori utilizzanoanimazioni di biological motion, ovvero di movimenti con significato biologico, come quella mostrata nel primovideo.
Animazioni simili catturano l'attenzione di bimbi non affetti da autismo già nei primi giorni di vita, perché in esse scorgeranno un abbozzo di figura umana in movimento e, dunque, con grande valenza biologica.Al contrario, le stesse animazionipresentate a bimbi autisticidell'età di 2 o 3 anni non sortiscono lo stesso effetto, come si vede nell'esperimento presentato nel secondo video, e i bambini non mostreranno alcuna preferenza per le animazioni con valenza biologica e sociale.Nell'autismo, tali difficoltà cognitive permangonoanche in bambini più grandi e negli adolescenti.
Visualizzare i circuiti della percezione sociale per monitorare l'autismo
"La propensione di un bambino verso un'animazione con valenza biologica e sociale" spiega nell'introduzioneKevin Pelphrey, coautore dello studio edirettore del Autism and Neurodevelopmental Disorders Institute presso laGeorge Washington University"è sostenuta dall'attivazione di circuiti cerebraliche si sono evoluti per segnalare stimoli rilevanti, come il movimento di un appartenente alla propria specie, o che svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo delle competenze sociali, come la capacità di interpretare le emozioni e le intenzioni altrui.
Nelle persone affette da autismo le risposte cerebrali a stimoli con valenza biologica e sociale sono ridotte nelle aree corticali responsabili della percezione sociale, come il giro fusiforme e il solco temporale superiore nell'infanzia, nell'adolescenza e nell'età adulta.".
I neuroscienziati hanno messo a punto un nuovo metodo per misurarel'attività delle aree corticali responsabili dellapercezione sociale durante la presentazione di animazioni dibiological motion.
Poi, hanno applicato il metodo in un gruppo di bambini affetti da autismo e in un gruppo di bambini senza disturbi dello sviluppo.
"Il nostro metodo di misurazione "affermaMalin Björnsdotter, ricercatore dellaUniversity of Gothenburg e primo autore dello studio"è stato in grado di individuarecon grande accuratezza i bimbi maschi affetti da autismo. Ora vorremmo utilizzarlo per monitorare l'efficacia dei trattamenti a cui sono sottoposti i bambini affetti da autismo. In secondo luogo vorremmo migliorarlo perché sia utilizzabile anche nelle femmine". Questo permetterà di verificarein maniera oggettiva, non invasiva, economica e in brevetempo i beneficidi un determinato trattamento, spesso difficili da valutare tramite l'analisidel comportamento,facendo risparmiare risorse al bambino e ai suoi genitori e indicando quali siano le terapie più efficaci.