Chi l'avrebbe mai detto che gustarsi dell'ottimo Grana Padano avrebbe curato l'ipertensione proprio come accade con un normale farmaco antipertensivo? Il Made in Italy dimostra ancora una volta che la qualità di produzione e gli ingredienti genuini sono alla base di un'alimentazione sana.

Lo studio

Secondo gli studi effettuati dall'Unità Operativa di Ipertensione dell'Ospedale "Gugliemo da Saliceto", diretti dal dott. "Giuseppe Crippa" e da "Istituto di scienze degli alimenti e della nutrizione dell'Università Cattolica di Piacenza", presentati al congresso di New York da "American Society of Hypertension" (ASH), risulta che bastano 30 grammi di Grana Padano DOCG introdotti nella dieta quotidiana per ridurre notevolmente la pressione arteriosa.

La sperimentazione è avvenuta effettuando test su pazienti ipertesi, secondo la metodologia utilizzata per testare i farmaci, procedimento inusuale per gli alimenti che si è rivelato molto efficace ai fini della ricerca. Lo "studio clinico controllato con placebo" ha preso in considerazione 30 pazienti con problemi di ipertensione, dai 45 ai 65 anni di età, di cui 13 di sesso femminile e 17 di sesso maschile. I pazienti scelti sono stati selezionati tra le persone su cui le precedenti cure tradizionali avevano fallito.

Ai soggetti partecipanti allo studio sono stati somministrati 30 g di Grana padano DOCG stagionato 12 mesi o formaggio placebo. I tempi di stagionatura del Grana Padano hanno un'importanza rilevante ai fini degli effetti ipotensivi ricercati, questo perché il formaggio sviluppa tripeptidi composti come l'insuleucina-prolina-prolina (IPP) e Valina-prolina -prolina (VPP), le quali fungono da ACE-inibitori.

Il prodotto caseario somministrato come placebo ad alcuni dei pazienti non conteneva al suo interno i tripeptidi.

I risultati del test

Ciò che è risultato dal test è sorprendente, i pazienti sottoposti all'assunzione di Grana Padano DOCG hanno avuto un calo di ben 7/8 mm di mercurio della pressione sistolica (pressione massima) e di 5/7 mm di mercurio per la diastolica (pressione minima).

Si è giunti quindi alla conclusione che i tripeptidi, "frammenti proteici che vengono sviluppati durante la fermentazione del latte grazie all'azione dei Lactobacillus helveticus inibiscono l'enzima colpevole dell'aumento della pressione arteriosa che produce la conversione angiotensina", come spiega il dott. Giuseppe Crippa.

"Queste molecole raggiungono la massima concentrazione nel Grana Padano DOCG stagionato 12 mesi, quello che si trova in commercio in ogni supermercato e che è stato somministrato ai pazienti che non erano riusciti a stabilizzare la pressione arteriosa nei 3 mesi precedenti. All'inizio della ricerca tutti i pazienti avevano la pressione maggiore di 140 mmHg per la sistolica e/o maggiore di 90 mmHg per la diastolica. In seguito ai 2 mesi di trattamento con Grana Padano la pressione arteriosa si è ridotta significativamente (-6 mmHg per la sistolica e -5 mmHg per la pressione diastolica), e nella maggioranza dei casi la pressione si è stabilizzata".

Conclusioni

Secondo il dott. Crippa i risultati ottenuti sono simili a quelli di una terapia farmacologica tradizionale ed efficace senza il pericolo degli effetti secondari dei medicinali.

Concludiamo quindi che una piccola quantità di Grana Padano di origine controllata e garantita (DOCG) offre notevoli benefici alla Salute e aiuta a regolarizzare la pressione arteriosa nei soggetti che soffrono di ipertensione. Ovviamente questa buona abitudine alimentare dev'essere necessariamente accompagnata da uno stile di vita salutare ed una corretta alimentazione.