Fino a qualche tempo fa, bere la quotidiana tazzina di caffè poteva comportare rimorsi e sensi di colpa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, aveva precedentemente catalogato la bevanda come facente parte della cosiddetta "Categoria 2B", quindi con possibilità di generare un carcinoma. Tale suddivisione è definita a livello internazionale e riguarda "agenti, miscele ed esposizioni":

La Categoria 1 è "cancerogena per l'uomo": tale categoria è adoperata quando si hanno sufficienti prove a suffragio della tesi di carcinogenicità sugli umani.

La Categoria 2 è "cancerogena probabile o possibile per l'uomo": è suddivisa in due sottocategorie (A e B). A questa categoria appartengono agenti che si distribuiscono su una ipotetica linea che va dalla probabilità alla possibilità di provocare il cancro.

  • la Categoria 2A è "cancerogena probabile per l'uomo": tale categoria è utilizzata quando non si hanno abbastanza prove di carcinogenicità sugli uomini, ma abbastanza sugli animali da poterla definire tale.
  • la Categoria 2B è "cancerogena possibile per l'uomo": a questo gruppo appartengono agenti, miscele e esposizioni che hanno mostrato abbastanza prove a suffragio di un potenziale effetto cancerogeno sugli esseri umani, così come sugli animali.

La Categoria 3 è "classificazione impossibile riguardo all'azione cancerogena per l'uomo": appartengono a questa categoria tutti gli agenti che non hanno mostrato prove sia per gli uomini che - limitatamente alla soddisfazione dei requisiti minimi - per gli animali.

La Categoria 4 è "probabilmente non cancerogena per l'uomo": a quest'ultimo gruppo appartengono gli agenti che possiedono prove certe di non cancerogenicità sia sugli esseri umani che sugli animali.

Sono ormai giorni che leggiamo di tale allarme rientrato, poiché il caffè è stato riqualificato dalla Iarc (International Agency for Research on Cancer - Agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro) alla Categoria 3.

Di fatto sarebbe utile rivedere quali sono invece gli effetti benefici di tale bevanda, poiché detiene sicuramente un posto sul podio tra quelle più bevute al mondo.

Gli effetti benefici

Il caffè fa bene in piccole dosi: non bisogna superare le 4 tazzine al giorno. Migliora l'attenzione e aiuta a mantenere alta l'energia fisica.

L'elevata concentrazione di polifenoli in esso contenuti aiuta la prevenzione del cancro (al colon, al fegato, del cavo orale ed dell'endometrio), così come delle malattie cardiovascolari.

La virtù come al solito sta nel mezzo. La conquista più grande è stata quella di avere una valida motivazione che giustifichi una pausa caffè in più!