MILANO- E’ ancora allarme meningite. Dopo i casi registrati a Napoli, Novara e Cuneo, arriva la notizia di un altro decesso. Si tratta di Alessandra Covezzi, una ragazza di 24 anni, studentessa universitaria alla Statale di Milano. E’ successo tutto in pochi istanti, ma la giovane aveva incubato da circa dieci giorni il batterio killer: era la mattina dello scorso 26 luglio e, come ogni giorno, Alessandra si trovava in facoltà quando è stata assalita da un malessere generale e da un fortissimo mal di testa. E’ stata subito allertata un’ambulanza, che l’ha trasportata all’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Purtroppo, la giovane, dopo una lunga agonia è morta alle 23 dello stesso giorno per meningite fulminante.

Dove ha contratto il virus? Alessandra era tornata da Ferrara, sua città natale, giusto il giorno prima di recarsi in facoltà, ma dalle indagini condotte non avrebbe avuto contatti con molte persone. E’ scattata subito la corsa alla profilassi antibiotica per tutti quelli che sono entrati in contatto con la studentessa, compresi gli operatori sanitari a bordo dell’ambulanza. E così l’incubo meningococco C torna a regnare, non risparmiando nemmeno i soggetti adulti; motivo per cui è necessario e doveroso sottoporsi all’apposito vaccino che aiuta a combattere e ad immunizzarsi da questo batterio fulminante.

Come ci si ammala di meningite?

La meningite non è altro che l’infiammazione della membrana cerebrale, provocata dalla presenza di un virus (e in questi casi è benigna e si cura) o di un batterio, il più temibile è il meningococco C, che una volta giunto al cervello provoca la morte. Sono più rari i casi in cui si sopravvive ad esso, ma si vive con handicap come sordità, paralisi motorie, epilessia e ritardi mentali.

I bambini vanno subito vaccinati perché sono molto più fragili, ma anche gli adulti dovrebbero prendere le dovute precauzioni, soprattutto se viaggiano spesso in terre lontane, o vengono a contatto con ambienti in cui il batterio circola indisturbato.

La meningite agisce in fretta

Il meningococco C colpisce soprattutto i bambini ed agisce in soli 10 giorni di incubazione.

Spesso, molti soggetti, anche adulti, sono portatori sani senza saperlo. Esiste un nuovo vaccino contro la meningite, voluto fortemente dai britannici alla fine degli '90. La vaccinazione nazionale ha portato numerosi benefici alla popolazione, dimostrando una efficacia del 100%. I soli effetti collaterali sono riconducibili a un leggero rossore e gonfiore nelle zone della iniezione del vaccino. Quest’ultimo ha la capacità di stimolare anticorpi, mantenendo attiva la memoria del sistema immunitario garantendone una sicurezza a vita. Dunque perché non vaccinarsi?