La Commissione europea aveva rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio (in tutta l’Unione Europea) per Lyxumia, nome commerciale della Lixisenatide, già nel febbraio 2013. Ora anche la Food and Drug Administration (FDA) ha dato parere favorevole alla commercializzazione negli Stati Uniti del nuovo antidiabetico, agonista del recettore del glucagone di tipo peptide-1 (GLP-1), per il controllo glicemico negli adulti con diabete di tipo 2. Il farmaco va somministrato sottocute una volta al giorno e serve a stimolare il rilascio di insulina da parte del pancreas.

Lixisenatide: arriva l’OK anche per gli americani

Negli Stati Uniti sono quasi 30 milioni le persone che hanno ricevuto una diagnosi di diabete, di questi oltre il 90% soffre del diabete tipo 2. E’ quella forma di diabete che porta una liberazione insufficiente di insulina per cui i livelli ematici di glicemia possono aumentare portando a gravi conseguenze per la Salute dei pazienti, da problemi cardiaci alla cecità, con danni renali e neurologici.

L’ok da parte dell’FDA è arrivato dopo 10 studi clinici e dopo aver valutato l’efficacia su 5.400 pazienti. Il nuovo farmaco è stato valutato sia per la sua efficacia clinica preso da solo, sia quando viene associato ad altre terapie antidiabetiche, come metformina, sulfoniluree, pioglitazone ed insulina.

Nessun effetto cardiovascolare è stato segnalato. Il farmaco non è indicato nei pazienti affetti da diabete tipo 1 e in coloro che soffrono chetoacidosi diabetica (aumento di chetoni nel sangue e nelle urine).

Alcuni effetti collaterali, come nausea, vomito, mal di testa, ecc. sono stati segnalati, tali da suggerire all’FDA una fasedi monitoraggio post-marketing.

L’obiettivo è anche valutare il dosaggio più appropriato e l’impiego anche nei pazienti pediatrici.

Il diabete si controlla anche attraverso un corretto stile di vita

Ormai sono numerosi i farmaci a disposizione dei pazienti affetti da diabete. Recentemente anche l’insulina è stata formulata per essere somministrata per via orale, eliminando così lo stress dovuto alle quotidiane iniezioni sottocute.

Molti di questi farmaci, come Lyxumia, vengono prescritti in combinazione, per potenziarne l’azione e limitare gli effetti indesiderati.

Ma il diabete si controlla (e si previene) anche a tavola, seguendo una dieta equilibrata e varia, con pochi zuccheri, oltre ad una regolare attività fisica. Ma se tutto questo non dovesse risultare insufficiente perché delle cellule, dette beta, delle isole di Langerhans presenti all’interno del pancreas, deputate alla produzione di questo ormone peptidico, dovessero produrre una quantità di insulina insufficiente, allora si può intervenire farmacologicamente seguendo diversi approcci, dall’iniettare direttamente insulina esogenaa somministrare farmaci che possono aumentare il consumo periferico di zucchero (vedi metformina).

Si può anche stimolareil pancreasa liberare una quantità maggiore di insulina, come falaLixisenatide.

Ma gli antidiabetici a disposizione possono sfruttare anche altri meccanismi. L’auspicio di tutti è quello che prevenire la malattia, ma se proprio dovesse arrivare, sapere di avere molti farmaci a disposizione può attenuare lo sconforto.