Cure inutili, rimedi folkloristici senza fondamenti scientifici, veri e propri ciarlatani che si improvvisano medici generalmente senza avere mai conseguito una laurea in medicina.

Purtroppo la loro esistenza è antica quanto le malattie ma ora la diffusione in rete di istruzioni per cure false e inefficaci è diventata una epidemia informatica.Con conseguenze tragiche. Persone colpite da patologie gravi che perdono anche la minima possibilità di migliorare le loro condizioni perché seguono consigli medici insensati; altri, per lo stesso motivo, aggravano alle estreme conseguenze malattie curabili con facilità.

Bisogna anche aggiungere che oltre ai “consigli gratuiti” si trovano anche individui che chiedono denaro e commercializzano falsi farmaci o terapie inefficaci.

L'importanza di informare

Per arginare questo triste fenomeno è importante individuare i falsi e informare i cittadini.Per questo la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo)a breve attiverà un sito dove saranno raccolte segnalazioni e allerte.

I destinatari non sono solo i cittadini ma anche i medici stessi che potranno così avere un riferimento supplementare per informare i propri pazienti.Il nome del sito è forte, chiaro e immediato; si chiamerà “Attenti alle bufale”.

L'intervento pubblico

L'iniziativa della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri è meritevole e degna di attenzione.

Ma per tutelare i cittadini che hanno difficoltà con la propria Salute e potenzialmente sono psicologicamente più vulnerabili è indispensabile anche un forte intervento pubblico.

Lo stato, in tutte le sue espressioni, deve intervenire per fermare la diffusione di cure false, inutili e pericolose.E se l'attuale legislazione in materia è carente o arretrata, come frequentemente accade, il Parlamento deve aggiornarla al più presto; sono in gioco la salute e, in alcuni casi, la vita delle persone.

Altro aspetto da non dimenticare di queste delicate situazioni è la disperazione dei famigliari dei pazienti costretti ad assistere impotenti alle sofferenze dei loro cari rese ancora più profonde dalla errata convinzione dei malati di seguire cure valide che invece sono miseri falsi rimedi da ciarlatani.