Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha manifestato la volontà di agire per togliere le slot machine dagli esercizi commerciali. Nella nostra nazione le “macchinette” si sono diffuse a macchia d'olio, ormai è possibile trovarle ovunque; le conseguenze della loro presenza sono state pesanti. Ormai tutti conosciamo il termine “ludopatia”. Indica la dipendenza patologica dal gioco d'azzardo che in molti casi ha portato alla rovina il “giocatore” e coinvolto i suoi famigliari.

Per curare queste persone strutture sanitarie pubbliche e associazioni di volontariato fanno il possibile anche se molte volte non è una impresa facile strappare le persone ai tentacoli dell'azzardo.

Bisogna anche considerare che la presenza capillare delle slot machine attrae sempre nuovi giocatori che rischiano a loro volta di diventare dipendenti. Il danno sociale e economico per la collettività è enorme ma nonostante questo nessuno ha mai legiferato per limitare la presenza delle famigerate “macchinette”.

Ora, finalmente, almeno una dichiarazione pubblica e di principio del presidente del consiglio a favore di una drastica limitazione.

Circolo vizioso

Le maledette slot machine generano un dannato circolo vizioso. Infatti lo stato incassa dalla tassazione dei proventi del gioco d'azzardo una cifra sostanziosa, enorme. Vietare la presenza delle slot machine negli esercizi commerciali in prospettiva porterà inevitabilmente a una riduzione dei loro incassi e quindi anche della somma delle tasse destinate all'erario.

Un percorso chiuso. Lo stato guadagna grazie a qualche cosa che è potenzialmente dannoso per i cittadini. Questo è un aspetto che supera il problema del gioco d'azzardo e delle sue conseguenze. Questa è l'occasione, per la nostra nazione, di decidere definitivamente che lo stato non può e non deve guadagnare da attività pericolose e lesive degli interessi dei cittadini.

Tentare di arginare il fiume in piena del gioco d'azzardo è anche il primo passo verso la creazione di una legislazione adeguata a tutti gli aspetti delle esigenze dei cittadini. Senza dimenticare la notevole presenza di sale giochi e della dilagante diffusione in rete di siti dedicati alle scommesse e all'azzardo. Territori sconosciuti dove, dopo gli esercizi commerciali, la politica dovrà avventurarsi.