“Più che mai consigliato vaccinarsi tra fine ottobre e i primi di novembre” per contrastare i sintomi dell’influenza 2016: questo l’ennesimo monito lanciato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) che di recente ha fatto il punto della situazione sulla nuova ondata del virus influenzale. I nuovi ceppi virali in arrivo nel nostro paese infatti non mancano di suscitare qualche preoccupazione: l’influenza 2016-2017 e i suoi sintomi saranno più pesanti del previsto e il vaccino rappresenta quest’anno più che mai un rimedio di assoluta efficacia.
Sintomi più forti per i bambini
I sintomi per l’autovalutazione del contagio dell’influenza 2016 – 2017 vedono come di consueto la comparsa di un malessere diffuso accompagnato da dolori muscolari e febbre, cefalea e raffreddore. Talvolta le manifestazioni del virus influenzale possono includere anche la comparsa di tosse e intaccare anche l’apparato digerente. Con la nuova influenza infatti si riscontrano in misura maggiore rispetto al passato sintomi che colpiscono anche l’apparato gastrointestinale, come nausea, vomito, inappetenza e diarrea in seguito alla comparsa improvvisa di sintomi tipici da raffreddamento seguiti da febbre oltre i 38°. Particolarmente colpiti dall’ondata influenzale saranno i bambini, per cui il contagio si palesa in maniera più rapida e con sintomi più marcati, malgrado i sintomi influenzali siano grosso modo gli stessi (con un periodo di incubazione variabile da 1 a 4 giorni e una durata di massimo 7 giorni, 10 per i bambini).
Tuttavia, possono esserci delle differenze tra bambini e adulti contagiati: secondo quanto riportato da Farmacoecura.it in neonati e lattanti può verificarsi la comparsa di febbri altre senza l’evidenza di altri sintomi tipici. Inoltre i bambini più piccoli hanno tendenzialmente temperature più alte (sopra ai 39,5°) e possono riportare, oltre ai sintomi elencati anche dolori alle orecchie e occhi rossi.
Rimedi e prevenzione: come difendersi
Il rischio contagio quest’anno è superiore rispetto agli altri anni poiché il primo caso si è avuto già in agosto in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia, fattore che ne prefigura una più ampia diffusione e che va ad aggiungersi alla maggiore circolazione dell’influenza già legata alle piccole alle mutazioni dei virus A/Hong Kong e B/Brisbane isolati dall’Istituto superiore di sanità.
Si stimano quindi un totale di circa 7 milioni di persone allettate per questa stagione influenzale, circa due milioni in più rispetto alla media e purtroppo non mancheranno i decessi. Particolarmente a rischio, oltre ai bambini, sono infatti gli anziani, soprattutto a causa di un preoccupante ritorno del virus della pertosse. Oltre alla raccomandazione del vaccino poi, ai microfoni di ilGiornale.it il Professor Giovanni Rezza, direttore del reparto Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità dà qualche consiglio relativamente ai rimedi per affrontare la nuova ondata influenzale: vietati gli antibiotici (poiché inefficaci, salvo prescrizione medica), assumere paracetamolo solo se la febbre supera i 38 gradi e rimanere cautelati alla comparsa dei primi sintomi.
Tra i rimedi fai da te, particolare importante alle più basilari norme di prevenzione: lavarsi spesso le mani, favorire il ricambio d’aria, e curare l’alimentazione: bere molta acqua, succhi e bevande calde. Chi ha contratto il virus inoltre dovrebbe prediligere carni bianche, pesce e alimenti poco grassi e facilmente digeribili.