Molte persone, dopo aver bevuto vinoavvertono malesseri come nausea, mal di testa, crampi ed eruzioni cutanee. Non sarebbe sempre colpa della sbornia o di presunte allergie, ma delle ammine biogene, sostanze che si formano nel momento della vinificazione. Lo ha affermato recentemente la biologa Sabina Rubini.
Ilvino non contiene solo solfiti
Mal di testa, nausea, crampi ed altri malesseri che avvertono molti soggetti dopo aver sorseggiato vino non sarebbero semprele conseguenze di una sbornia o effetti di un'intolleranza alimentare. L'esperta Sabina Rubini ha detto, durante un'intervista rilasciata all'AdnKronos Salute, che nel vino non ci sono solo solfiti ma anche le ammine biogene.
Sono proprio quest'ultime che possono causare problemi a chi beve vino. Il motivo? Tali sostanze (che si formano nella fase di vinificazione) creano composti che incidono negativamente sulla salute di vari soggetti. Secondo la Rubini, quei mal di testa e quei crampi che colpiscono molte persone dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino non sono sempre associati a sbornie ed intolleranze ma possono essere dovuti alle ammine biogene, ovvero composti azotati che provengono da amminoacidi in vari alimenti, come formaggi, pesce e vegetali. Le ammine biogene sono sostanze fondamentali per lo svolgimento di molte funzioni fisiologiche e quindi non provocano danni. Il rischio si pone quando le ammine sono troppe.
Le sostanze che potrebberocausare problemi, anche gravi alla salute, sono sostanze come la tiramina, l'istamina e la putrescina.
Dovrebbe essere stabilito un valore massimo di ammine biogene nel vino
Sabina Rubini ha sottolineato che il 'quantum' di ammine biogene presenti nel vino è variabile ed è dipendente da numerosi fattori.
Ancora non è stata varata una normativa che pone un limite massimo alle ammine biogene presenti negli alimenti. In alcune nazioni europee, comunque, si raccomandano determinati valori massimi ai produttori di vino.
Crampi, vomito ed altre indisposizioni che si manifestano successivamente all'assunzione di vino sono stati spesso correlati ai solfiti, ovvero antibiotici presenti nel vino che ostacolano lo sviluppo dei batteri lattici e di quelli acetici.
Questo è vero, ma non bisogna imputare tutta la colpa ai solfiti in quanto, come visto, possono causare effetti indesiderati anche le ammine biogene. Secondo diversi studi, il vino può causare emicranie a una determinata categoria di soggetti, ovvero coloro che sono già predisposti ai mal di testa. Diversi esperti hanno anche sottolineato che la 'cefalea da vino' può essere favorita da determinati fattori, come lo stress o l'ansia. Insomma, bere vino quando si è agitati per qualche ragione potrebbe favorire l'insorgenza dell'emicrania.
La maggioranza degli esperti sono concordi nel ritenere che la causa principale del mal d testa successivo all'assunzione di vino sono le sostanze vasoattive. Assumere vino ne comporta un notevole afflusso nel sangue. Non è un caso, perciò, che una direttiva europea del 2003 abbia introdotto l'obbligo di indicare la presenza di solfiti o anidride solforosa nel vino quando la quantità supera i 10 mg/l.