Quest'anno non sono pochi gli italiani che hanno trascorso il Natale e che trascorreranno anche il Capodanno a letto a causa del virus dell'influenza. Tipico malanno stagionale che quest'anno raggiungerà il picco proprio tra Natale e Capodanno. Insomma contrariamente alle prime stime di virologi e infettivologi, il maggior numero di contagi si verificherà proprio nel corso di queste festività e non nella prima metà di gennaio. Stando al monitoraggio realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità attraverso i medici sentinella dell'Influnet, nell'ultima settimana l'incidenza del virus in Italia è stata di 4,35 ammalati ogni 1000 assistiti.

Influenza: le categorie più a rischio

In particolare a risentire maggiormente del virus influenzale sono determinate categorie: bambini al di sotto dei 5 anni, anziani sopra i 65 anni, chi soffre di patologie croniche ad esempio malattie cardiache, insufficienza renale, patologie renali, compromissione del sistema immunitario, donne al terzo mese di gravidanza. Per queste categorie a rischio si raccomanda di sottoporsi al vaccino che diventa efficace dopo 8 giorni dalla somministrazione e garantisce una copertura ottimale.

Tra le regioni più falcidiate dall'influenza troviamo il Piemonte, la provincia autonoma di Trento, L'Emilia-Romagna, l'Umbria, le Marche, il Lazio e la Campania.

Influenza: come si manifesta

L'influenza si caratterizza per i seguenti sintomi: febbre, mal di gola, tosse, raffreddore, stanchezza, dolori articolari e muscolari, senso di malessere generale. Tuttavia esistono anche dei virus parainfluenzali che producono una sintomatologia simile rispetto a quella determinata dall'influenza vera e propria, che si localizza a livello dell'apparato gastro-intestinale con diarrea e febbre.

Il contagio dall'influenza si può prevenire osservando delle semplici norme igieniche: lavarsi le mani col sapone, mettersi una mano davanti alla bocca quando si tossisce o si starnutisce, evitare di frequentare luoghi sovraffollati e gli sbalzi termici.