La Regione Lombardia va all'attacco della disinformazione sul tema dei vaccini, e lo fa con un'app e un sito dedicati. Si chiamano Wikivaccini e li ha lanciati Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, presentando a Palazzo Lombardia la campagna "Vaccini. Informarsi bene non fa male".

I dati: un genitore su due ha paura dei vaccini

L'idea di unire sanità e tecnologia nasce da una preoccupante constatazione: da un lato la copertura vaccinale dei bambini tende a diminuire nel tempo, dall'altro un genitore su due è spaventato dalle conseguenze delle iniezioni.

Secondo un sondaggio condotto dalla società Gpf su un campione di 800 mamme lombarde (con figli fino a 12 anni), il 45% del campione risulta preoccupata dalle conseguenze del vaccino, uno su quattro (il 26%) pensa che le vaccinazioni siano più pericolose di quanto si faccia credere e il 16% è addirittura contraria ingenerale alle vaccinazioni. Il ruolo dei media è messo in dubbio da quel 57% di madri convinte che sulle vaccinazioni vengano omesse informazioni importanti; infine, il pediatra resta la figura che influenza di più (nel 64,2% dei casi) nella decisione se vaccinare o meno i bambini.

La strategia: convincere, non obbligare

Su questo stato di cose interviene la Regione, che non obbliga i genitori a vaccinare i bambini prima di iscriverli all'asilo (come invece ha fatto l'Emilia Romagna), ma punta a convincere mamme e papà dell'utilità e della sicurezza dei vaccini.

La strategia consiste nel creare una community di persone informate, che includa genitori, futuri genitori e pediatri.

Gli strumenti: il sito e l'app

Il sito Wikivaccini.com contiene una lista di FAQ (domande frequenti), con le risposte degli esperti, per chiarire qual è l'eta giusta per vaccinare i bambini, dove si possono ottenere informazioni, e smentire alcune bufale sui rischi derivanti dalle vaccinazioni.

Oltre a questo, il portale ha anche una sezione dedicata alla storia dei vaccini e una pagina dedicata ai centri per richiedere informazioni (essenzialmente le Ats della regione).

L'app, invece, è ancora in fase di sviluppo: per ora si sa che sarà possibile impostare la data di nascita del figlio per ottenere sullo smartphone il calendario vaccinale. Inoltre l'applicazione includerà una mappa per geolocalizzare i centri vaccinali più vicini. Presto sarà disponibile una versione di prova (sviluppata prima per Android e poi per Ios).