cannabis medica, marijuna, in qualunque modo la si voglia chiamare questa pianta tanto discussa si trova di nuovo al centro dell'attenzione. La national Academiews of Science ha pubblicato recentemente uno studio che proverebbe senza alcun dubbio, l'efficacia del principio attivo della cannabis contro il dolore cronico, la nausea provocata dalla chemioterapia per la cura del cancro e come antispastico nei casi di sclerosi multipla. Le prove conclusive e sostanziali a cui sono giunti i ricercatori li spingono ad approfondire la ricerca trovandosi di fronte ad ostacoli significativi.
Cannabis medica legale in 28 stati
Il rapporto di 395 pagine che racchiude lo svolgimento e i risultati ottenuti dai ricercatori, è l'opera di un comitato di esperti che ha preso in considerazione più di 10mila ricerche e la revisione della letteratura scientifica sulla cannabis. "È molto completa ed equilibrata", dice Igor Grant, direttore del Centro per la ricerca della cannabis medica presso la University of California di San Diego. Grant non faceva parte del comitato che ha scritto il rapporto, ma ha fornito un feedback come revisore indipendente.
La marijuana al momento è legale per uso medico in ben 28 stati e nel Distretto della Columbia, ma il governo federale considera ancora il possesso e l'utilizzo di cannabis un crimine.
La Drug Enforcement Administration (DEA) ha recentemente rifiutato di rimuovere dall'elenco dei farmaci pericolosi e senza benefici medici riconosciuti la marijuana ritenendola dannosa per la Salute. Grant ritiene che la DEA abbia ragione ma solo per determinate condizioni.
I benefici della cannabis medica
I benefici più evidenti si sono riscontrati nel trattamento del dolore cronico, nella riduzione della nausea e il vomito indotti dalla chemioterapia, inoltre pazienti con sclerosi multipla hanno riferito che l'utilizzo di marijuana riduce gli spasmi muscolari.
Proprio gli effetti su questi disturbi sono stati al centro di ampi studi clinici e i risultati positivi hanno portato alcune nazioni ad approvare la distribuzione dei composti a base di marijuana. Finora solo due farmaci di cannabis sintetica sono stati approvati e venduti legalmente per il trattamento della nausea. Il comitato ha riscontrato inoltre che la cannabis aiuta le persone con disturbi del sonno, mentre nei soggetti affetti da HIV/AIDS si è ottenuto un aumento dell'appetito e la diminuzione della perdita di peso.
Svantaggi dell'utilizzo di cannabis medica
Ma non tutti i risultati sono stati positivi, il comitato riferisce che alcuni soggetti hanno avuto problemi respiratori, incidenti automobilistici per l'abbassamento del livello di attenzione, inoltre si è registrato in alcuni casi, un basso peso alla nascita nei bambini nati da madri che hanno fatto uso di cannabis.
Molte domande rimangono senza risposta. "La ricerca necessita di approfondimenti e standardizzazione nel sistema di ricerca in modo da avere un confronto dei risultati per ottenere conferme sugli effettivi benefici ottenuti dall'utilizzo di cannabis medica", afferma Marie McCormick docente all'Università di Harvard.