In uno stabilimento di Firenze sono pronti già 20 kg di fiori di cannabis, coltivati per lo Stato. Prossimamente seguiranno altri raccolti (ogni 3/4 mesi) fino al raggiungimento, ogni anno, del quintale. La cannabis di Stato, che a partire da gennaio 2017 si potrà acquistare nelle farmacie, potrà essere assunta solo da particolari soggetti, ovvero le persone affette da determinate patologie.

Cannabis per lenire il dolore dei pazienti

Manca solo qualche firma affinché lo stabilimento chimico farmaceutico di Firenze possa soddisfare i bisogni delle Regioni delle farmacie ospedaliere.

20 kg di fiori di cannabis sono già stati esaminati e confezionati. Si attende solo l'invio. A partire da gennaio 2017, la cannabis terapeutica di Stato potrà essere acquistata nelle farmacie. La maggioranza delle Regioni italiane ha annoverato la cannabis tra le alternative a disposizione dei medici per lenire il dolore dei pazienti affetti da particolari patologie. Ormai la coltivazione della cannabis di Stato procede continuativamente. Ogni anno si dovrebbero produrre 100 kg di fiori di cannabis. L'obiettivo è rispondere a tutte le richieste. I 20 kg prodotti e confezionati nell'opificio fiorentino serviranno a fronteggiare le prime richieste. Tutto ciò comporterà un notevole risparmio per lo Stato italiano, visto che finora la cannabis per finalità terapeutiche veniva acquistata all'estero, specialmente nei Paesi Bassi.

La cannabis di Stato verrà assunta al naturale

La cannabis coltivata a Firenze non verrà usata, però, per confezionare medicinali ma verrà assunta al naturale. Qualora un medico ritenga opportuna per un paziente l'assunzione dell'antidolorifico, redige un programma terapeutico che contempla le dosi giornaliere e poi invita l'assistito a presentarsi in una struttura sanitaria per ritirare il prodotto.

Secondo i protocolli del Ministero e delle società scientifiche la marijuana viene somministrata solamente quando altre sostanze non hanno dato sollievo al paziente.

Il Ministero, tempo fa, ha redatto una specie di bugiardino relativo alla cannabis, sottolineando che tale sostanza può aiutare, ad esempio, soggetti che si sottopongono a sedute di chemioterapia o radioterapia.