Negli Stati Uniti ogni anno vengono sprecati milioni di tonnellate di frutta e verdura. La start-up californiana Apeel Sciences, per contrastare il problema dello spreco alimentare, ha concentrato le sue ricerche su una pellicola di origine vegetale, del tutto naturale, che permette di conservare i prodotti ortofrutticoli.

Lo spray allungavita

Il conservante sviluppato, Edipeel, è ricavato da scarti vegetali biologici, è inodore, insapore, commestibile e va a neutralizzare i gas responsabili della decomposizione di frutta e verdura. La sostanza viene utilizzata sotto forma di spray.

Spruzzato, forma una sorta di pellicola protettiva che diminuisce l'ossidazione e la traspirazione, così da rallentare il processo di maturazione. Il conservante permetterà la raccolta dei prodotti a maturazione più avanzata, ricchi di sostane nutritive, così da apportare maggiori benefici alla Salute, e di evitare la dipendenza dalla refrigerazione. Oggi, nei supermercati, la frutta e la verdura sono mantenute a temperature basse per evitare che deteriorino facilmente, cercando di rallentare il processo di maturazione.

Altre idee in elaborazione

La start-up, dopo aver sviluppato la pellicola salvaprodotto, sta sperimentando anche un rivestimento da utilizzare sulla frutta e verdura prima della raccolta, come protezione dagli insetti.

Lo scopo è evitare l'uso intensivo e sempre più frequente di pesticidi in agricoltura, che danneggiano l'ecosistema e la salute dei consumatori e di coloro che lavorano nei campi. La sostanza, promettono i ricercatori, sarà anch'essa del tutto naturale.

Pesticidi e danni alla salute

I pesticidi sono sostanze chimiche usate in agricoltura contro organismi parassiti che danneggiano le piante coltivate.

Purtroppo, l'uso di queste sostanze compromette la qualità del prodotto e nuoce ai terreni; assunte attraverso l'acqua o gli alimenti, risultano pericolose anche per la salute. L'Istituto Superiore della Sanità ha riconosciuto molti pesticidi come probabili cause dell'aumento di forme di cancro, malattie neurodegenerative ed endocrinologiche. Ciò confema la necessità di promuovere tecniche agronomiche radicalmente alternative alle attuali.