Da qualche anno è stata individuata una nuova condizione clinica, definita “gluten sensitivity non celiaca” o ipersensibilità al glutine, molto più diffusa della celiachia (si stimano circa 3.000.000 di italiani). Colpisce coloro che soffrono a seguito dell’ingestione di cereali contenenti glutine (frumento, orzo, segale, farro, kamut) pur non essendo celiaci o allergici al grano.
La sindrome di allergia al nichel sistemica (SNAS), di reazione al contatto e all’ingestione del nichel contenuto in molti alimenti, tra cui il grano, provoca gli stessi sintomi dei soggetti reattivi al glutine (gluten sensitive), ma anche di quelli con sindrome del colon irritabile (meteorismo, dolore addominale, diarrea, stipsi, reflusso gastroesofageo, affaticabilità muscolare, difficoltà di concentrazione dopo i pasti).
La dimostrazione di una correlazione tra questi disordini è stata pubblicata sulla rivista Nutrients nel febbraio 2017: 60 pazienti di età media di 35 anni, sensibili al glutine sono stati confrontati con 80 soggetti con sindrome del colon irritabile; il 10% dei soggetti gluten sensitive è risultato anche allergico al nichel e ha mostrato una frequenza significativa di sintomi cutanei (orticaria/angioedema o grattamento) all’ingestione del grano, uno degli alimenti più ricchi di questo metallo.
Alla base di questi disordini è stata riscontrata una maggiore permeabilità della barriera intestinale, un aumento della risposta immunitaria e un’infiammazione di grado lieve dell’intestino.
Reattività al glutine e al nichel
La patogenesi della gluten sensitivity non è ancora chiara; viene riportata un’attivazione immunologica intestinale o un’ipersensensibilità ad alcuni zuccheri altrettanto irritanti per la mucosa intestinale (FODMAP, ossia oligo-di-monosaccaridi e polioli fermentabili contenuti in cereali, derivati del latte, legumi, ortaggi a foglia larga, funghi, alcuni frutti e dolcificanti).
A differenza della celiachia, malattia autoimmune irreversibile, è una condizione transitoria, da trattare con una dieta di esclusione degli alimenti FODMAP contenenti anche grano.
Il nichel come elemento naturale nell’acqua e negli alimenti è la causa più frequente di allergia nel mondo industrializzato. Presso la Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma era già stata osservata, di recente, un’alta percentuale di allergici al nichel nei pazienti con sindrome del colon irritabile.
Lo studio
I ricercatori del Dipartimento di Biologia e Medicina Interna e Specialistica dell’Università/Ospedale di Palermo hanno analizzato le caratteristiche cliniche, sierologiche e istologiche dei pazienti gluten sensitive, con o senza allergia al nichel (diagnosticata con patch test) e dei soggetti con sindrome del colon irritabile non reattivi al glutine.
Nella sierologia dei soggetti gluten sensitive, sono stati identificati anticorpi antigliadina IgA e l’aplotipo genetico HLA DQ2 e DQ8, indice di predisposizione all’intolleranza al glutine.
Nell’analisi istologica dell’intestino di tutti i soggetti è stato rilevato un aumento dei linfociti intraepiteliali nella mucosa duodenale, produttori di citochine infiammatorie (IL-17 e IFN-gamma).
I pazienti con sindrome del colon irritabile dovrebbero, dunque, valutare se sussiste gluten sensitivity o allergia al nichel per seguire una dieta più appropriata.