Ottime notizie dal fronte medico: il tasso di mortalità a causa dei tumori, nel nostro paese, è nettamente calato. Tutto ciò grazie all'incremento e alla pubblicizzazione degli esami effettuati tramite il metodo "screening", un test molecolare che identifica la metastasi.

Negli ultimi anni la qualità dello "sceening" è migliorata

Ma come funziona esattamente l'esame "screening"? Questo ha il compito di identificare le caratteristiche genetiche del Tumore per poi permettere, ai medici, di impostare una giusta cura al paziente (per alcuni tipi di tumori più frequenti, come al seno e al colon, si dispone di accettazioni più mirate).

Una volta avvenuta l'identificazione si procede con la terapia molecolare che, facilmente maneggevole e con un tasso di tossicità minore rispetto alle terapie usate precedentemente, aumenta le probabilità di sconfitta del tumore.

In Italia, la percentuale di morti è sempre molto bassa

Già in precedenza l'Italia era la nazione europea con la percentuale più elevata di sopravvissuti ai tumori (anche se non in modo equo in tutte le regioni del paese); nonostante ciò, tutto questo processo, che oggi verrà ampiamente trattato in un convegno organizzato presso il Ministero della Salute, è stato permesso attraverso l'uso di due fattori:

  • la campagna pubblicitaria effettuata sia con l'identificazione dei vari laboratori in cui si effettua il test, sia all'interno dei vari centri italiani di oncologia, che invogliano i pazienti ad informarsi preventivamente sul loro stato di salute;
  • il gioco di squadra dell'equipe medica: infatti, una volta che si effettua lo "screening" con la supervisione dell'oncologo, si dovrà aspettare il referto da parte di un anatomopatologo che prescrivera la terapia più adatta al corpo del paziente. All'interno di questo campo giocano un ruolo fondamentale anche i chirurghi, radiologi e psicologi che stanno vicino al paziente sostenendolo durante la sua lotta. Di conseguenza è stato rilasciato dall' Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) un opuscolo in cui si paragona il paziente a Jorge Lorenzo, motociclista eletto campione del mondo per ben 5 volte. Egli, infatti, ha bisogno dell'aiuto di un ottimo team per vincere la sua "gara più grande".