Forse potevamo anche immaginarcelo, la scoperta era nell'aria, per cosi dire. Infatti l'anno scorso era stato individuato il gene che attiva l'invecchiamento dei capelli. Il gene denominato Irf4 può essere disattivato. Ma la ricerca è andata ancora più in là. Un team di ricercatori della Texas University Southwestern Medical Center ha identificato la proteina che provocherebbe sia l'incanutimento che la calvizie; sia l'ingrandimento dei capelli. L' anno scorso, quando era stato individuato l' Irf4, acronimo di parole inglesi che sta per Interferon Regulatory Factor 4, si era dedotto che questo genere fosse operante in collaborazione con altri fattori da identificare.

Ora è stato scoperto il fattore chiave.

Come si è arrivati a questa sensazionale scoperta?

Come in tutti i casi che hanno portato ad enormi passi avanti nel cammino della Scienza, anche in questo caso la scoperta e' stata del tutto casuale. Infatti, il team di ricercatori americani stava studiando i meccanismi genetici della neurofibromatosi di tipo 1, e sopratutto perché questa rara malattia genetica era collegata all'insorgere di alcuni tipi particolari di tumore.

Praticamente, come riportato da Repubblica, i ricercatori del Texas University Southwestern Medical Center hanno individuato il meccanismo genetico delle cellule staminali epidermiche. Tutte le cellule staminali, essendo cellule non specializzate o primitive, sono alla base dello sviluppo delle altre cellule e degli organi del corpo umano.

E questo attraverso un processo biologico che viene definito dagli scienziati differenziamento cellulare. Nel caso specifico, le cellule staminali epidermiche sono alla base dello sviluppo e della crescita dei bulbi piliferi e dei capelli. Ora la ricerca americana, pubblicata sulla rivista Genes & Development, ne chiarisce il meccanismo genetico.

Come dicevamo, però, la scoperta e' stata casuale. Infatti i ricercatori stavano analizzando la proteina KROX20 su una cavia da laboratorio. E stavano cercando di comprendere meglio il suo ruolo nello sviluppo dei nervi. Hanno, comunque, notato che, nei topi, la proteina KROX20 ha anche la funzione di avviare la formazione del pelo.

Agisce, cioè, sul fattore SCF, che è un fattore di crescita delle cellule staminali epidermiche, ed è fondamentale proprio per la pigmentazione. Quindi lo studio ha dimostrato che se si alterava il fattore SCF i peli dei topi diventavano bianchi. Mentre, se si elimina l'anonimato, le cellule produttrici della proteina KROX20, il pelo non cresceva proprio. Ora il passo successivo è la sperimentazione su cellule umane create in laboratorio.