La radio e la chemioterapia rappresentano il protocollo standard nella cura dei tumori. D'altronde negli ultimi anni la scienza progredisce sempre di più anche in questo campo con la messa a punto di farmaci, che hanno quale target molecolare proprio le cellule tumorali, per cui vengono attaccate solo queste ultime, ma non i tessuti circostanti sani.
Ebbene importanti novità potrebbero esserci nell'approccio terapeutico al cancro al seno. In particolare non tutte le donne a cui è stata fatta la diagnosi del carcinoma mammario, devono necessariamente sottoporsi alla chemioterapia.
Quando infatti il tumore è agli stadi iniziali, può essere sufficiente anche la sola terapia ormonale. Nel caso in cui invece sia in uno stadio più avanzato, allora bisogna ricorrere alla chemioterapia. Tuttavia negli ultimi anni si sono sviluppati test genomici che consentono di valutare gli effettivi benefici della chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale ed anche la percentuale del rischio di metastasi a 5-10 anni. Si tratta di un vantaggio molto importante perché non tutti i pazienti riescono a tollerare gli effetti collaterali derivanti dalla chemioterapia.
Tumore al seno: l'importanza del test genomico
In particolare Francesco Cognetti, che è direttore dell'oncologia medica dell'Istituto nazionale Regina Elena di Roma, ha spiegato che in Italia le pazienti possono effettuare del tutto gratuitamente questo test grazie al programma di sperimentazione Pondx, che è partito nel febbraio del 2016.
Attualmente è in corso di svolgimento in 11 centri nel Lazio. Questo test Oncotype DX è molto importante, in quanto permette di di conoscere in anticipo se effettivamente un trattamento chemioterapico in aggiunta alla terapia ormonale, possa migliorare la prognosi delle pazienti.
Tumori: effetti collaterali chemioterapia
Ma quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia?
Si tratta di effetti che variano da paziente a paziente in quanto non tutti rispondono allo stesso modo al trattamento. Uno degli effetti collaterali maggiormente avvertiti dalle persone sottoposte a un trattamento chemioterapico è la stanchezza. Ciò può dipendere da vari fattori, ad esempio dall'abbassamento del livello dei globuli bianchi in conseguenza del trattamento stesso, dall'azione stessa dei farmaci, dall'incontrare difficoltà nel mangiare adeguatamente, dall'insonnia.
Altri effetti collaterali riguardano la comparsa di nausea e vomito che possono essere tenuti sotto controllo con farmaci antiemetici, alterazione del gusto, perdita di appetito con conseguente diarrea o stipsi, caduta dei capelli e danni a pelle e unghie, alterazioni nervose, ad esempio una neuropatia periferica.