Sembra un paradosso eppure è proprio così: l'uomo moderno è sempre meno libero. Basti solo pensare a una nostra giornata quotidiana scandita da impegni, segnata da appuntamenti sull'agenda a cui non possiamo derogare. Ebbene se dovessimo considerare nell'arco di una giornata quanto tempo abbiamo dedicato a noi stessi, ci renderemmo conto che la maggior parte delle ore le trascorriamo nell'adempimento di doveri lavorativi, familiari e altro ancora.
In particolare stando a uno studio condotto dalla Harvard Businnes School dell'Università di Harvard, il denaro può comprare la felicità a condizione che venga impiegato non per l'acquisto di beni materiali, ma per regalarci del tempo libero da trascorrere secondo i nostri desideri.
Denaro per acquistare tempo libero: la formula della felicità
Gli studiosi sono giunti a queste conclusioni dopo aver preso in esame un campione di di circa 8000 volontari, provenienti dai Paesi Bassi, Danimarca, Stati Uniti e Canada. Nello specifico dallo studio è emerso che chi spendeva il proprio denaro nell'acquisto di servizi, esprimeva una maggiore soddisfazione rispetto a chi invece si concentrava nell'acquisto di oggetti. I ricercatori hanno diviso 60 dei partecipanti in due gruppi scelti a caso: il primo doveva spendere 40 dollari nel weekend per l'acquisto di oggetti, mentre il secondo doveva impiegare questo denaro per l'acquisto di 'tempo', ovvero pagando qualcuno per svolgere le faccende quotidiane o compiti che in ogni caso non piacevano.
Nel fine settimana successivo invece dovevano spendere questi 40 dollari nel modo opposto al primo. Ebbene alla fine dei due fine settimana anche in questo caso è emerso che le persone che hanno impiegato i 40 dollari per l'acquisto di servizi risultavano più soddisfatte e felici e rispetto ai volontari che invece si erano dedicati ad acquistare oggetti.
Insomma da questa ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Pnas, emerge come l'uomo deve tornare a riappropriarsi del suo tempo, imparare a gestirlo e a viverlo. Anche questo può dare senso al denaro, inteso non più solo come mezzo per l'acquisto di merci e di oggetti, ma anche per darci modo di guadagnare tempo libero.
Ed in effetti l'uomo nella modernità è sempre più ridotto a un automa, prigioniero negli stessi ingranaggi che si illude di manovrare, ne rimane in realtà irretito.
In altre parole, riprendendo alcuni concetti cari al mondo classico, andrebbe recuperata la dimensione dell'otium, ovvero il tempo libero dalle occupazioni della vita politica e degli affari, rispetto al negotium, che era invece il tempo speso negli uffici pubblici a servizio dello Stato.