Uova pericolose contaminate dal Fipronil. La scoperta è avvenuta in seguito a controlli ufficiali da parte del servizio veterinario di Catanzaro e, nello specifico, dalla sezione diretta dal dottor Giuseppe Caparello. Le analisi, da quanto si apprende, sarebbero ancora in corso per valutare l’evoluzione dell’entità del problema. L’azienda sanitaria avverte che i lotti delle uova interessate dal richiamo, non dovranno essere assolutamente consumate ma riconsegnate, appena possibile, ai Servizi veterinari competenti delle Asp del territorio di Lamezia Terme interessato al richiamo.

Marca e lotti delle uova interessate dal richiamo ufficiale

Il nome commerciale delle uova richiamate sul mercato è: “Uova Fresche della Cat. A” e appartengono, nello specifico, al marchio "Uova Rosse" prodotte dall’Azienda Agricola nel territorio di Serrastretta di Tomaino Rosina. Il lotto interessato dal richiamo si riferisce al marchio identificativo dello stabilimento IT079047 riportante il codice di produzione del lotto 3IT129CZ079. Il motivo del richiamo sarebbe in relazione al rischio grave per la salute, dei possibili consumatori, per tossicità acuta provocata da un eccesso di concentrazione del Fipronil, un particolare insetticida, utilizzato in campo veterinario, il cui scopo è quello di agire sulle zecche e sui parassiti, che in genere sono presenti sui pollami.

La sua azione velenosa agirebbe direttamente sul sistema nervoso dell'insetto che deve colpire, con la peculiarità di farlo rimanere in vita, affinchè possa, in un tempo più lungo, contaminare l’intera colonia presente nell’area interessata.

Fipronil: tossicità e possibili danni sull’organismo umano

L’insetticida Fipronil, interessato alla contaminazione delle uova sul territorio di Lamezia Terme sarebbe classificato dall'Oms come "moderatamente tossico" per la salute dell'uomo.

Il suo utilizzo è vietato in tutti i Paesi dell’Unione Europea, sugli animali destinati alla catena alimentare. Secondo gli esperti, l’uso limitato delle uova contaminate, a delle singole somministrazioni, non dovrebbe recare seri danni per la salute dell’uomo. Effetti più gravi, invece potrebbero determinarsi se, invece, il consumo è di tipo continuativo, ad esempio per una settimana, attraverso l’assunzione anche di prodotti derivati dall'uovo come creme, pasta, dolci e maionese. I soggetti più a rischio sarebbero i bambini e le persone anziane e tutti coloro che già presentano, nel loro quadro clinico, patologie conclamate alla tiroide e ai reni.