Un microbiologo statunitense, Philip Tierno, che lavora all'Università di New York, si è occupato di recente di uno studio riguardante i funghi e batteri, ospiti indesiderati della vita quotidiana di ciascuna persona. Lo studioso di nazionalità americana ha preso di mira il letto, sede ideale per insospettabili colonie degli elementi patogeni qui sopra citati. Non bisogna dunque prestare attenzione soltanto a quello che mangiamo, come testimoniano i più recenti casi di richiami alimentari del Ministero della Salute, ma anche a dove e come trascorriamo le nostre notti in camera da letto.

Il giusto timing

Secondo la ricerca condotta dallo studioso americano Philip Tierno, per evitare di entrare in contatto con i funghi e batteri che si annidano all'interno del letto, è buona norma cambiare le lenzuola ogni settimana. Sette giorni dunque è il tempo ideale che dovrebbe trascorrere per ogni rinnovo, in modo da ridurre al minimo il rischio potenziale di costituzione delle fastidiose colonie di parassiti, invisibili agli occhi umani ma presenti in misura maggiore di quanto crediamo. Anche perché risulta difficile credere di essere immuni a tali situazioni, che coinvolgono ogni giorno milioni di persone nel mondo.

Il fatto che a sostenerlo sia un microbiologo dell'Università di New York, e non una persona qualunque, a caccia di denaro facile attraverso la vendita di una falsa notizia ritenuta potenzialmente credibile, non fa altro che aumentare il livello di attenzione che ciascuno dovrebbe avere quando arriva il weekend e si deve disfare e rifare il letto da capo.

Non ci si deve dimenticare dunque di rinnovare le lenzuola, in modo da mantenere l'ambiente della nostra camera e, nello specifico, del letto, pulito e sano. Se non lo si fa, stando alla ricerca del professor Tierno, si potrebbe andare incontro anche a delle malattie.

''17 tipi di funghi''

La rivista scientifica Focus, citata dal quotidiano Il Giornale, ha affermato che trascorriamo circa un terzo della nostra vita a letto, un periodo di tempo enorme.

Prendendo a titolo di esempio una persona di 90 anni, significa che questa ha passato sotto le coperte circa 30 anni della sua vita. Complessivamente, in un anno, l'essere umano produrrebbe qualcosa come 26 litri di sudore, fattore che favorisce la proliferare dei funghi. Non solo, un'altra ricerca, citata sempre dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, riporta che in un cuscino, dopo 12 mesi di utilizzo, possano esserci addirittura 17 tipi di funghi diversi, potenzialmente pericolosi per la persona che vi ha dormito per tutto questo tempo.