Differenze nella fisionomia del cervello tra uomini e donne: l’idea che la donna sia più affine al sentimento e che l’uomo debba essere per natura rigoroso e razionale finalmente ha una spiegazione scientifica.

Il comportamento e le affinità caratteriali sono strettamente collegate ai diversi tratti somatici del cervello

Uno studio interessante che tra i primi ha preso in considerazione il problema, ha analizzato un campione di 949 giovani, utilizzando tecniche di brain imaging, e ha trovato un collegamento tra le psicologie cognitive comportamentali dei due sessi e lo sviluppo delle diverse aree dei corrispettivi cervelli.

Nonostante il genoma umano tra uomo e donna differisca solo dell’1%, i meccanismi che permettono a quest’organo di lavorare sono totalmente diversi.

Il cervello femminile ha l’11% di neuroni in più rispetto a quello maschile nelle aree della comunicazione, le zone nell’ippocampo collegate alle emozioni e alla memoria sono maggiori, ha meno circuiti neuronali nell’amigdala, la zona in cui si generano i comportamenti aggressivi e quelli di difesa. Il cervello maschile invece utilizza le zone analitiche quando si tratta di prendere delle decisioni, e la zona legata all’ansia è quattro volte più piccola di quella femminile.

Influenze delle differenze neurobiologiche sulle attitudini comportamentali

I ricercatori hanno constatato che nei 428 maschi dello studio, i due emisferi comunicano meglio dalla parte posteriore a quella anteriore senza avere continue interazioni tra di essi, mentre nelle donne avviene il contrario: le due metà cerebrali femminili si scambiano informazioni più velocemente e con maggiore frequenza rispetto a quelle maschili.

Ciò spiega perché gli uomini sono particolarmente abili nelle attività motorie e spaziali, e perché le donne abbiano una maggior memoria e siano più propense a instaurare rapporti interpersonali. L’analisi approfondita dei problemi e la tendenza alla riflessione sono tratti caratteristici della donna dovuti appunto al continuo scambio di informazione dei due emisferi, mentre l’uomo, che tende a vedere le componenti di un problema come parti separate e a sé stanti, è impulsivo nelle decisioni.

Quando il cervello inizia a svilupparsi in modo diverso?

Il campione di partecipanti all’esperimento aveva età compresa tra gli 8 e i 22 anni. Come ogni parte del corpo umano, i cambiamenti, soprattutto legati al sesso, arrivano con la pubertà. Si può notare infatti, dai risultati dello studio, che, prima dei tredici anni circa, le differenze sono minime se non assenti, ma con l’inizio dello sviluppo degli organi in adolescenza anche il cervello cambia, e si espande nelle parti interessate, incrementa la capacità di connessione tra i due emisferi per le donne, e tra la parte posteriore e quella anteriore per gli uomini.

Prima della pubertà è difficile che questo avvenga, ma naturalmente ogni caso è a sé, e non è detto che non esistano uomini particolarmente accorti nelle arti o in specialità ‘da donne’, come non è detto che non ci siano donne efficienti nello sport, o in attività prettamente ‘maschili’

Il ruolo della società nelle differenze di genere

Le differenze ci sono sempre state anche prima che fossero scoperte dalle neuroscienze.

I meccanismi cerebrali sicuramente determinano in larga parte la definizione di ‘uomo’ e ‘donna’ e dei comportamenti e le personalità che questi hanno per consuetudine. Un ruolo fondamentale per determinare il concetto di uomo e donna è esercitato dalla società e dal clima culturale in cui questi vivono. Le numerose popolazioni del mondo hanno concezioni diverse dell’uomo e della donna, dei loro rispettivi ruoli e doveri, e di ciò che ci si deve aspettare dai due sessi.

Con la globalizzazione i criteri per essere ‘uomini’ e ‘donne’ non sono più dettati dagli stereotipi, ma concedono agli uomini di poter fare ‘cose da donna’ e di pensare ‘come una donna’, mentre le donne al pari degli uomini in tutti gli ambiti possono ritenersi razionali o emotive.

La flessibilità delle caratteristiche dei generi ha eliminato i canoni prestabiliti, mentre le neuroscienze hanno dato una spiegazione al perché si fossero instaurati determinati stereotipi nella storia. Le due componenti influiscono l’una sull’altra, e il progresso di entrambe ha dato origine a una visione nuova e diversa sulla discussione delle differenze e analogie dei due sessi, da sempre aperta.