Amelia Burns, una giovane donna di origini inglesi con la passione per lo sport e l'allenamento, si è ritrovata di fronte ad una terribile e sconcertante notizia: i medici le hanno diagnosticato la rabdomiolisi, un problema a livello muscolare che insorge quando si spinge l'organismo in maniera eccessiva durante un allenamento. Una delle tante problematiche causate da un uso sconsiderato dello sport e del movimento in generale che dovrebbe far riflettere attentamente tutti gli atleti affinché prendano i dovuti accorgimenti. Una di quelle problematiche che potrebbero nascere in maniera quasi silenziosa durante un intenso esercizio fisico e che potrebbe colpire chiunque.

La storia di Amelia e la scoperta della malattia

Per Amelia, una ragazza inglese di appena 30 anni, tutto è iniziato quando si è recata in palestra per fare i suoi soliti esercizi di routine. Un allenamento normalissimo che, evidentemente, ha portato ad un cedimento improvviso del tessuto muscolare. Capita a tutti di avvertire quella sensazione di affaticamento dopo uno sforzo eccessivo ed un allenamento estenuante, ma le sensazioni avvertite da Amelia non erano altro che un campanellino d'allarme. Avvertimenti che la stessa ragazza ha deciso di ignorare, fino a quando però, una volta giunta a casa, non si è ritrovata di fronte a qualcosa di insolito: la muscolatura di un suo braccio era cresciuta in maniera sproporzionata.

Ma questo fu solo il primo di quei sintomi che attaccarono l'organismo di Amelia che, di li a pochissimo tempo, iniziò ad avvertire dei continui ed intensi mal di testa, talmente forti da farle perdere conoscenza. "Le mie braccia si gonfiarono di almeno tre volte le loro dimensioni normali, dall'avambraccio al di là del gomito.

Assomigliavo a Braccio di Ferro", descrive Amelia. L'infiammazione dei suoi muscoli è durata per un paio di giorni, durante i quali Amelia non era nemmeno in grado di mettere le mani sulla sua testa. "Era spaventoso avvertire di aver perso tutte le mie forze. Una bottiglia d'acqua, in quei momenti, mi sembrava la cosa più pesante che potesse esistere.

Ero completamente esausta", continua la giovane atleta in una sua dichiarazione. Dopo alcuni giorni, Amelia fu ricoverata in ospedale e le venne diagnosticata la rabdomiolisi.

Cos'è la rabdomiolisi?

La rabdomiolisi consiste nella rottura delle cellule del muscolo scheletrico e riversamento nel flusso sanguigno di quelle sostanze contenute all'interno della muscolatura (quali calcio, creatina, potassio, mioglobina ed acido urico). Secondo gli esperti, ogni qualvolta la fibra muscolare viene danneggiata a seguito di una contrazione sostenuta, vengono rilasciate nel sangue sostanze molto dannose, come la mioglobina che giungendo all'interno del rene potrebbe comprometterne gravemente ogni funzione.

Il problema in questione può anche essere causato da malattie ereditarie e da alcuni farmaci come statine e integratori alimentari a base di creatina, caffeina o efedrina, ma la causa principale resta comunque l'eccesso di attività fisica.

Sintomi della rabdomiolisi

Secondo gli esperti, i primissimi sintomi causati da questa problematica a livello muscolare sono, in primis, stanchezza e dolori a livello muscolare. Si tratta di sintomatologie che, nella maggior parte dei casi, si presentano in maniera lieve, ma che non devono assolutamente essere prese alla leggera. Solitamente, il dolore non dovrebbe apparire né durante l'esercizio fisico né subito dopo la fine dell'allenamento. Nei casi più gravi, la rabdomiolisi, potrebbe portare anche ad insufficienza renale ed aritmie cardiache.