Il Ministero della Salute ha comunicato di aver disposto il ritiro di un lotto di vellutata di zucca e carote del marchio Bellavita, commercializzato dall'azienda Pagnan, per la presenza del batterio Listeria monocytogenes. Si tratta del primo caso di richiamo di un prodotto alimentare da quando è iniziato il nuovo anno. A distanza di 72 ore da Capodanno dunque, ci si trova a fare i conti con una nuova allerta alimentare. Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2018 potrebbe essere un altro anno difficile, sia dal punto di vista dei consumatori sia da parte dei marchi e delle aziende che si occupano della produzione.
Contaminazione da Listeria monocytogenes
Il lotto richiamato di vellutata di zucca e carote Bellavita per Listeria è il numero L32117E, con la scadenza fissata al 17 maggio 2019. La vellutata è venduta in confezioni da 550 grammi ciascuna e riporta il marchio Bellavita. Lo stabilimento dell'azienda produttrice coinvolta, la Pagnan Srl, ha sede in via 1° maggio presso il comune di Asolo, in provincia di Treviso, famoso per essere iscritto nel club dei borghi più belli d'Italia. Nella sezione dedicata al motivo del richiamo, il Ministero italiano della salute fa sapere che è stata rilevata la presenza del batterio Listeria monocytogenes, tra le cause principali di richiami alimentari nel corso del 2017.
Tra i sintomi più diffusi per intossicazione da Listeria si citano i dolori muscolari, la febbre e la gastroenterite acuta. Soltanto in casi eccezionali il batterio in questione può arrecare conseguenze più gravi, tra cui vengono segnalate setticemia, meningite ed encefalite, che in pazienti con un quadro clinico già fortemente compromesso possono condurre ad un esito nefasto.
Il batterio della Listeria può inoltre arrecare danni considerevoli alle donne incinta, costringendole all'aborto.
Gli altri richiami
Nella sezione dedicata agli avvisi alimentari presente sul sito del Ministero della Salute, sono elencati anche altri casi di richiami alimentari per contaminazione da Listeria. L'ultimo in ordine di tempo ha interessato un lotto di provola, di cui vi avevamo reso conto in un approfondimento datato allo scorso 13 dicembre.
Anche in quel caso si trattò di Listeria monocytogenes, la cui presenza venne segnalata dal Ministero nel prodotto del marchio F.lli Gentile, con scadenza al 27 gennaio 2018. Nel mese di dicembre vi erano poi stati altri avvisi alimentari, come ad esempio quello riguardante un lotto di salame nostrale della Bottega di Adò oppure il pepe nero macinato del marchio Cucina e Sapori.