Un'associazione no-profit della California - 'The Council for Education and Research on Toxics' -, dopo un'accurata ricerca, ha riscontrato che il caffè, in poche parole, possa provocare il cancro agli esseri umani esattamente come le sigarette. Entrando nel dettaglio, l'ente si è schierato contro aziende quali Starbucks e 7-Eleven, principali distributori di prodotti a base di caffeina.
Caffè come le sigarette: in Usa proposta la stessa etichetta per il cancro
Il motivo è che nella bevanda servita ai clienti sia presente una sostanza chiamata 'acrilammide', che può effettivamente provocare tumori e cancro.
Tale elemento, contenuto nel caffè, viene prodotto in seguito a varie lavorazioni chimiche e alte temperature all'interno delle industrie che si occupano della produzione e dello smistamento della futura bevanda. Per questo motivo, i membri del collettivo vorrebbero inserire sulle confezioni delle varie marche di caffè la stessa etichetta applicata alle sigarette e alle buste di tabacco in tutto quanto il mondo.
Gli avvisi della 'National Cancer Institute'
Dati certi attorno agli elementi nocivi contenuti nel caffè giungono però dal 'National Center Institute', il quale elenca la bevanda tra le prime posizioni per l'alto tasso di contenuto di acrilammide. Tuttavia, non si tratta soltanto di caffè o caffeina.
La sostanza è presente in molte altre cose: patatine fritte, salatini, biscotti, cracker. Insomma, vari alimenti che necessitano una lavorazione chimica e meccanica all'interno di diverse industrie. Perciò, la 'National Center Institute' consiglia alle suddette fabbriche qualche operazione da effettuare al fine di evitare un alto tasso di acrilammide: diminuzione del tempo di cottura dei prodotti, così da avere una percentuale molto più bassa all'interno del cibo, o della bevanda, che il potenziale cliente andrà a ingerire.
Quali rischi ci sono nel bere il caffè?
La domanda che tutti si pongono, di conseguenza, è sapere se si possa bere i lcaffè senza correre il rischio di divenire un malato terminale di qui entro qualche anno. La risposta è sì: non vi è nessuno studio, tra tutti quelli realizzati, che sia riuscito a dimostrare con dei dati il rischio di contrarre un tumore o un cancro bevendo caffè con alto tasso di acrilamminide. In poche parole, la proposta portata in auge dall'associazione no-profit californiana non ha molti elementi per essere considerata legalmente.