Nella giornata di ieri, alle 10 del mattino, una coppia di Cassino (Frosinone) si è presentata al pronto soccorso Santa Scolastica con il bambino di soli 2 anni. I sanitari, dopo un primo controllo, hanno subito avuto il sospetto che si trattasse di meningite. Per il piccolo è stato subito disposto un trasporto in elisoccorso presso il reparto di terapia intensiva pediatrica del Bambin Gesù di Roma, dove è arrivato alle 11.
La profilassi
Poco dopo l'arrivo del bambino presso l'ospedale romano, il responsabile del Dipartimento di Igiene e profilassi ha subito disposto, con un comunicato inviato all'asilo nido frequentato dal piccolo, che chiunque fosse entrato in contatto con lui negli ultimi dieci giorni - bambini, genitori, personale - dovrà sottoporsi a un trattamento di profilassi mediante l'assunzione di un antibiotico.
In più è stata disposta la disinfestazione del Pronto Soccorso di Cassino e dei mezzi utilizzati per il trasporto del bimbo. Tuttavia, l'ASL specifica che si tratta di una misura preventiva e che seguono il protocollo del Ministero della Sanità.
La sospetta meningite batterica e la psicosi
Il comunicato dell'ASL parla di "sospetta sepsi meningococcica o di altro batterio". Il bambino, in ogni caso, ha cominciato la terapia e le sue condizioni migliorano. La scuola ha comunicato ai genitori che le lezioni si svolgeranno regolarmente, ma che dovranno necessariamente sottoporsi a profilassi. Già questa mattina, infatti, è stata ripresa l'attività scolastica. Intanto, purtroppo, si è aperto un focolaio di psicosi con allarmi rimbalzati sulle bacheche dei social network.
Il risultato si registra in alcune aule semivuote dell'asilo così come nelle ludoteche. Questo genere di allarmismo perpetrato sui social network potrebbe degenerare in un panico generalizzato e fuori controllo.
La scuola comunica che i locali sono stati già disinfestati ieri pomeriggio. I medici spiegano che la meningite batterica è la più pericolosa, ma il patogeno è ancora da identificare, dunque non è ancora possibile avere una conferma.
Si cercano, intanto, le persone che sono entrate in contatto con lui negli ultimi dieci giorni, in quanto 10 giorni sono il numero massimo di incubazione della malattia. Ancora, la ASL assicura che il pronto soccorso di Cassino, l'Istituto frequentato dal piccolo e tutti gli ambienti a lui conosciuti sono sicuri. Una volta individuato il patogeno saranno scelte anche le misure di profilassi più mirate e indicate.
Le condizioni del piccolo, per fortuna, vanno migliorando: la febbre è diminuita nella notte, ma i suoi genitori e i famigliari tutti restano con una forte apprensione.