Delle molte cose che possiamo affermare riguardo a questo periodo storico, di certo non possiamo dire che ci permetta di vivere con la dovuta calma o di prenderci il tempo necessario per noi stessi. Una notevole percentuale di persone si ritrova a non riuscire a seguire uno stile di vita salutare o comunque consono al proprio essere e sono sempre di più coloro che si rivolgono ai centri specialistici del sonno, lamentando problemi notturni che impediscono loro di dormire a sufficienza. Che il sonno sia fondamentale per il corretto funzionamento biologico e neurologico è risaputo da tempo, ma solo negli ultimi anni c'è stato un focus specifico sullo studio dei suoi disturbi e sul loro trattamento.

Uno dei problemi maggiormente riscontrabili è quello relativo all'alterazione del normale ciclo sonno-veglia. Il ritmo circadiano è fondamentale per il corretto equilibrio omeostatico ed è scandito tanto da fattori esterni, principalmente l'alternanza luce-buio, quanto da secrezioni ormonali interne, in particolare di due ormoni: la melatonina, il cui picco di secrezione si raggiunge nelle ore notturne e concilia il sonno, e il cortisolo, che orchestra anche le normali risposte da stress. Si può ben capire come la loro alterazione possa danneggiare il metabolismo, ma un team di ricercatori provenienti dalla Scozia, dall'Irlanda e dalla Svezia si è spinto oltre.

Lo studio

Sono stati sfruttati i dati sanitari di ben mezzo milione di partecipanti, di età compresa tra i 37 e i 73 anni, a partire dal 2006.

Per esplorare il collegamento tra i cicli sonno-veglia e la Salute mentale, tra il 2013 e il 2015 il team ha raccolto dati di oltre 91.000 partecipanti che si sono dichiarati disponibili a portare un rilevatore di attività da polso per una settimana. Grazie a questi dati, è stato possibile desumere un valore che indicasse la qualità dell'orologio biologico dei partecipanti.

Una volta trovato questo valore sono stati presi in esame altri dati, quali età, genere, la stagione in cui il rilevatore di attività da polso era stato indossato, la condizione socioeconomica e l'essere fumatori o meno e si è potuto quindi notare un legame tra un'alterazione del ritmo circadiano e una peggiore salute mentale e, in particolare, l'insorgenza di disturbi come la depressione, il bipolarismo, ma anche l'aumento dell'insoddisfazione per la propria salute e dell'infelicità.

Come normalizzare il sonno

Daniel Smith, coordinatore dell'esperimento, ha quindi indicato alcuni dei fattori che incidono maggiormente sulle alterazioni dei cicli sonno-veglia. In particolare lo scienziato sconsiglierebbe l'uso dei cellulari dopo le 22. Anche alzarsi di notte per andare a preparare un drink risulterebbe nocivo. Tra i consigli di Smith, possiamo invece annoverare l'esortazione a essere attivi fin dalla mattina e non attivi di notte, specie d'inverno: non importa solo quanto facciamo di notte, ma anche l'attività diurna sarebbe fondamentale per conciliare il sonno. Il dottor Paul Kelley ha, invece, aggiunto che l'orologio biologico differisce tra le persone e che pertanto deve essere tenuta altamente in considerazione la flessibilità degli orari.