La depressione è stata definita "il male del secolo". Se ne sente parlare sempre più spesso negli ultimi anni, tuttavia si tende a fare ancora confusione. Partiamo da qualche dato. Stando a quanto emerso dall'analisi dell'Agenzia per il Farmaco e dell'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa sarebbero ben undici milioni gli italiani che assumono dei farmaci contro la depressione. Sostanzialmente un malato su due è convinto di poter affrontare da solo questo disturbo dell'umore, ritenendo quindi inutile ricorrere a un trattamento medico. Solo nel nostro paese i malati di depressione sfiorano il 20% della popolazione.

Stando invece ai dati dell'Organizzazione Mondiale della sanità, nel mondo vi sono oltre 300milioni di persone che soffrono di questa malattia, il che corrisponde al 4,4% del totale. Secondo il The British Journal of Psichiatry nel quinquennio 2010-15 in Europa si è osservato un aumento del 20% nel consumo degli antidepressivi.

Depressione: le conseguenze

Francesco Moscone, che è economista della sanità alla Brunel University di Londra, sottolinea come si sia assistito a un aumento delle malattie croniche ed in particolare delle patologie mentali legate al mondo del lavoro. La depressione in effetti comporta dei costi importanti da sostenere. Secondo un rapporto dell'Unione Europea i costi legati al trattamento di questo disturbo mentale si aggirano intorno ai 240 miliardi di euro all'anno.

Paolo Migone, che è direttore della rivista Psicoterapie e Scienze Umane, invece pone in evidenza come spesso si tende a confondere la depressione con altri disturbi, quali ad esempio l'ansia. Sempre Migone sottolinea che i farmaci vanno integrati in un percorso terapeutico che privilegi la relazione interpersonale tra medico e paziente, altrimenti fanno molto poco.

Ma cos'è la depressione e come fare per riconoscerla?

Depressione: cos'è

La depressione è un disturbo dell'umore. Si stima che nel mondo ne soffrano oltre 350 milioni di persone. Si tratta di una patologia che ha un notevole impatto sulla qualità della vita: i pazienti che soffrono di questa malattia mentale sperimentano una progressiva perdita di interesse nelle attività che sono soliti svolgere.

La depressione col passare del tempo incide significativamente sulla vita quotidiana andando a complicare anche il compimento delle azioni più semplici. Talvolta si assiste anche a una compromissione delle relazioni interpersonali. Il paziente depresso pertanto tende a rinchiudersi in se stesso, percependo l'ambiente come ostile, mentre il futuro appare privo di prospettive. La depressione va considerata un disturbo multifattoriale, pertanto vanno presi in considerazione i fattori genetici, piscosociali e biologici che ne sono causa.