Una persona in California è morta a causa dell'epidemia di escherichia Coli legata alla lattuga romana. L'ultimo aggiornamento del Center for Disease Control and Prevention ha precisato che sono stati segnalati 121 casi in venticinque Stati. Nello specifico, cinquantadue persone su 102 casi accertati sono state costrette al ricovero in ospedale. Secondo quanto riferito dai media americani, quattordici pazienti hanno sviluppato un tipo di insufficienza renale chiamata sindrome emolitica uremica. Il Dipartimento della sanità pubblica della California ha confermato alla Cbs News la morte di una persona ma non ha fornito ulteriori dettagli per questioni legate alla privacy dei pazienti.
Dagli ultimi aggiornamenti sono emerse situazioni a rischio in altri altri tre stati: Kentucky, Massachusetts e Utah. L'attuale epidemia del batterio escherichia coli è la peggiore registrata dal 2006. In quella circostanza il contagio si era sviluppato attraverso gli spinaci provocando 238 ricoveri e cinque morti.
Un decesso in California, tre stati a rischio
Il Centro per la prevenzione e per il controllo delle malattie ha comunicato che la tensione batterica dell'attuale epidemia può causare gravi malattie. I funzionari della sanità continuano a consigliare ai consumatori di non mangiare lattuga romana dalla regione di Yuma, in Arizona. Da rilevare che non sempre le etichette dei prodotti identificano le regioni di provenienza della verdura.
"Questo batterio può effettivamente entrare nella foglia di lattuga e non basta lavarla per essere sicuri di evitare il contagio - ha dichiarato Ian Williams, capo della divisione Outbreak Response and Prevention". I sintomi dell'epidemia da coli comprendono la diarrea, gravi crampi allo stomaco e vomito. Gli esperti hanno riferito che i sintomi iniziano ad avvertirsi dai tre ai quattro giorni dopo aver mangiato il cibo contaminato.
Sintomi e conseguenze dell'epidemia da coli
La prognosi, nella maggior parte dei casi, è di una settimana ma a volte può durare più a lungo e portare a gravi complicazioni come la sindrome emolitica uremica. Tra i sintomi di questa problematica febbre, dolore addominale, tono pallido della pelle, affaticamento e irritabilità, lividi inspiegabili o sanguinamento dal naso e dalla bocca e diminuzione della minzione. Queste complicazioni sono più comuni nei bambini di età inferiore ai cinque anni, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario indebolito.