Purtroppo l’area scientifica legata alle neoplasie di vario tipo è quella più prolifera di fake news, questo perché è anche l’area più vulnerabile, dove ogni persona è affetta da questa patologia è alla continua ricerca di cure salvifiche. È un mercato, quello dei fantomatici trattamenti miracolosi contro i tumori, che ha generato 9 milioni di vittime tra coloro che sono alla ricerca di queste false speranze.

I (finti) trattamenti più noti

Alla base di questo elenco non possono che esserci solo le diete, le diete non potranno mai curare da un qualsiasi tipo di neoplasia questo perché le neoplasie sono patologie che colpiscono il DNA di singole cellule del nostro organismo le quali si andranno a replicare producendo le masse tumorali (per i tumori solidi) o le forme acute per le leucemie.

Questi errori nel DNA non sono dovuti a ciò che ingeriamo, ma a semplici errori di percorso del nostro organismo. Questi errori poi possono essere favoriti da fattori di predisposizione come può essere sovrappeso, il fumo, l’alcool o lo smog.

Le diete qua possono essere un supporto per i trattamenti antitumorali e una via di prevenzione perché possono favorire la peristalsi intestinale, evitando lo stazionamento del cibo troppo a lungo a livello intestinale (se si parla di tumore all’intestino). Possono solo aiutare a prevenire o a supportare i trattamenti, purtroppo non esistono diete miracolose.

Il rimedio del bicarbonato si basa su un vero e proprio principio scientifico, l'effetto Warburg, ha fruttato a Otto Heinrich Warburg il premio Nobel per la medicina nel 1931.

Warburg ha scoperto che le cellule tumorali possiedono un metabolismo energetico di circa 200 volte superiore a quello delle cellule sane e questo ha permesso di scoprire che trattando queste cellule in maniera anti-fisiologica (a livello di pH) si andava ad ucciderle. Questo ha generato le famose cure miracolose con succo di limone o bicarbonato, che si hanno una base scientifica alle spalle, se non fosse che questa base era applicata a cellule in un laboratorio e non ad un organismo.

Si, si andrebbero ad uccidere le cellule tumorali se questi trattamenti fossero corretti, ma ucciderebbero anche il soggetto in quanto il range fisiologico di pH del sangue è normalmente mantenuto su valori compresi tra 7,35 e 7,45, mentre queste cure lo avrebbero abbassato anche di 1 o 2 punti totali.

Questa scoperta di Otto Henrich Warburg ha però permesso alla vera scienza di sviluppare nuovi metodi diagnostici come l’esatta localizzazione della massa tumorale attraverso tecniche di imaging mediate da un radiotracciante per PET (tomografia a emissione di positroni) come il fluorodeossiglucosio.

Il metodo Di Bella, un'altra pagina nera della scienza e della ricerca Italiana, questo metodo non presentava (e non presenta tutt’ora) alcuna evidenza scientifica nonostante Luigi Di Bella sostenesse che poteva curare senza effetti collaterali qualsiasi tipo di neoplasie. La formulazione del metodo Di Bella era composta da: ACTH di sintesi, Acidi grassi essenziali Omega 3, Acido alfa-fenil-chinolin-carbonico, Acido tutto(all)trans retinoico, Albumina umana al 25% 50 cc, Aminoglutetimide, Anastrozolo, Anidrometilencitrato, Betacarotene, Bromocriptina, Cabergolina, Calcio, Ciclofosfamide, Cliochinolo capsule da 125 mg, Dibromomannitolo, Eritropoietina, Erlotinib, Estere fosforico della tiamina, lattoflavina, piridossina, nicotinamide, Galatturoglicani, Glifosina, Glucosamina, Idrossiurea, Interleuchina-2, Isoniazide, Liquore arsenicale di Fowler, Lisozima, Melatonina, Seleniometionina, Soluzione acquosa di urotropina al 5%, Somatostatina e/o Octreotide (analogo della somatostatina), Taurina, Triptorelina,Vitamina A o Axeroftolo o Retinolo,Vitamina C o Acido ascorbico, Vitamina D3 o diidrotachisterolo, Vitamina E (utilizzato sotto forma di estere) o Alfatocoferile acetato.

Finita questa lista “della spesa” bisogna aggiungerci un totale di 150 farmaci differenti che cambiava Di Bella a seconda degli anni (quanto afferma sul suo sito e in una sua intervista). Già questo dovrebbe far riflettere in quanto non esiste alcuna multiterapia con tutti questi farmaci e principi attivi differenti questo perché vi sono innumerevoli interazioni da considerare fra i vari principi attivi e ora come ora non abbiamo le conoscenze per stabilire in che modo vadano ad interagire gli uni con gli altri e come variano i loro effetti tutti assieme nel nostro organismo.

Come non cadere in queste trappole, a volte fatali

Prima fra tutti, le fonti: controllare sempre le fonti di tutte queste notizie e trattamenti strani, consultate il sito dell’AIRC, controllate su giornali scientifici come possono essere Nature, Science o altri (come riconoscere giornali affidabili?

Cercate il loro Impact Factor e confrontatelo con quello di riviste notoriamente prese come vere ed ufficiali), controllate su siti di deBuking scientifico come può essere MedBunker, affidatevi al database (ormai mondiale) di pubblicazione di ricerche scientifiche come PubMed.

Se nonostante questi controlli avete ancora dei dubbi, portate le vostre fonti da un oncologo, un medico preparato che ha studiato e che crede in quello che fa. Soprattutto, non bisogna lasciarsi illudere da qualcosa di utopico, da una speranza di cura al 100% senza effetti collaterali, se esistesse una simile cura, sarebbe già in uso in ogni dove.

Non credete a prescindere a quello che vi dicono, informatevi, credete nel metodo scientifico, è una delle migliori cose inventate dal uomo.

Questo metodo consiste:

  • Nella osservazione attenta di un fenomeno, nel chiedersi quali ne siano le cause, nel raccogliere tutte le informazioni e i dati che possono essere utili;
  • Nella formulazione di un'ipotesi, cioè di una possibile risposta alle domande che lo scienziato si è posto;
  • Nell’effettuare degli esperimenti in modo da verificare se l'ipotesi formulata è corretta o meno;
  • Nel trarre delle conclusioni dagli esperimenti condotti. In altre parole, se l'ipotesi è corretta egli formula una legge che sia in grado di spiegare il fenomeno esaminato. Se, invece, l'ipotesi non è corretta dovrà rivederla, eventualmente formulando una nuova ipotesi.

Questo metodo permette di verificare ogni ricerca scientifica in quanto standardizza i processi e se non vi è traccia di quello che vi stanno dicendo, della cura miracolosa di cui vi parlano, fermatevi e riflettete su questo.

La scienza, la ricerca, sbagliano spesso, ma da quegli sbagli imparano e si migliorano, non abbiamo ancora una cura efficace al 100% per queste patologie perché abbiamo dei limiti di conoscenze da superare prima di tutto.

Ne va della Salute vostra o di persone a voi care, tutelatele e tutelatevi da questi venditori di fumo e false speranze.