Stando a quanto si apprende, il Rassf (Rapid Alert System for Food and Feed), sistema europeo che si occupa di segnalare i rischi per la salute derivanti dal consumo di alimenti contaminati, ha segnalato alcune insalate confezionate che sarebbero a rischio di salmonella. Tali alimenti oggetto della segnalazione sono prodotti sia in Italia che in Germania. Il richiamo in particolare interessa le insalata miste biologiche contenenti la batavia rossa-verde e le foglie di spinaci.

L'agenzia europea invita al ritiro dal mercato delle verdure contaminate

L'Agenzia europea, con la nota 2018.1545 dello scorso 5 giugno, ha segnalato come serio il rischio per i consumatori. Pertanto queste insalate, secondo l'agenzia europea, andrebbero ritirate dal mercato, in quanto dalle analisi che sono state effettuate lo scorso 8 maggio, è emersa la presenza della Salmonella enterica ser. Typhimurium, un microorganismo altamente patogeno per la salute umana. Tale micoorganismo in particolare risulta responsabile della febbre tifoide, una patologia che si manifesta non soltanto con disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale, ma anche con la comparsa di ulcerazioni a carico della pelle.

Le insalate incriminate sono coltivate in modo biologico e distribuite in Italia, ma vengono esportate anche in Germania, ed è per questo motivo sono stati allertati entrambi i Paesi. Si attende quindi la comunicazione da parte del Ministero della salute, nella sezione Avvisi di sicurezza, come avviene sempre in questi casi, dei lotti e il nome del prodotto oggetto del richiamo da parte del mercato europeo.

Pertanto il consiglio è quello di preferire il consumo delle insalate fresche, magari dal proprio contadino di fiducia se se ne ha la possibilità. Ma quali sonio i rischi per la nostra salute nel caso di contaminazione degli alimenti da parte del batterio della salmonella?

Alimenti contaminati da salmonella: i rischi per la salute

La salmonella rappresenta l'agente microbico più comunemente isolato nel caso di infezioni trasmesse da alimenti. La prima segnalazione si ebbe nel 1886 da parte del medico statunitense Daniel Elmer Salmon in un caso di peste suina. Fondamentalmente è possibile distinguere in due gruppi le infezioni provocate da questo batterio: abbiamo le forme tifoidee in cui l'uomo è l'unico serbatoio del microorganismo e forme non tifoidee che sono determinate da salmonelle minori, responsabili soprattutto di sintomi a carico dell'apparato gastroenterico. I sintomi si manifestano generalmente tra le sei e le settandue ore dall'ingestione dei cibi contaminati e possono protrarsi per quattro-sette giorni.

La manifestazione sintomatologica include febbre, dolore all'addome, nausea, vomito e diarrea ma possono presentarsi anche battiremie che interessano anziani, bambini o comunque soggetti affetti da decifit del sistema immunitario. Nella maggior parte di casi l'infezione da salmonella si presenta in forma lieve, pertanto è sufficiente l'adozione di una terapia di supporto a base di fermenti lattici, probiotici e soluzioni orali per reidratare i liquidi persi dall'organismo col vomito e la diarrea.