Una ricerca condotta dalla Washington University school of Medicine a St. Louis, in collaborazione con il Veterans Affairs (VA), ha rivelato che l'inquinamento atmosferico intensificherebbe il pericolo di sviluppare il diabete. Questo tipo di problematica sarebbe stata riscontrata anche in quelle nazioni denominate 'sane' dal punto di vista atmosferico dal World Health Organisation (Who). Il diabete è una patologia che si è sviluppata in maniera molto più frequente negli ultimi anni. Si pensi infatti che, nel mondo, sono circa 420 milioni le persone che ne sono affette di cui solo 30 milioni negli Stati Uniti.

I risultati dello studio

In base ai dati Istat risalenti al 2016, le persone diabetiche in Italia sono più di 3 milioni. Le cause sono in realtà molteplici, tra cui un'alimentazione errata ed uno stile di vita poco attivo. A tutte queste cause sopra citate, si aggiungerebbe adesso l'inquinamento atmosferico. Una ricerca pubblicata su The Lancet Planetary Health, ha confermato le ipotesi di alcuni esperti che, fino ad ora, non erano mai state approfondite. Ziad Al-Aly, primo autore dello studio in questione, ha rivelato che le ricerche effettuate nel secolo scorso non sono state abbastanza accurate e sufficienti e che lo scopo di quest'ultimo studio era appunto quello di mettere insieme tutti gli elementi per ottenere dei risultati degni di nota.

Secondo il parere dei ricercatori, il diabete potrebbe calare in seguito alla diminuzione dell'inquinamento atmosferico.

Le parole del dottor Al-Aly

Il dottor Al-Aly riferisce che, dai risultati emersi dallo studio, ci sarebbe una forte associazione tra l'inquinamento e il diabete a livello globale. Maggior rischio di comparsa del diabete è stato riscontrato anche in quei Paesi che non sono gravemente contaminati.

I dati dimostrano dunque che i livelli massimi di emissione attualmente presenti sono comunque troppo alti e che andrebbero dunque rivisti.

A quanto pare, l'inquinamento riduce i livelli di insulina e causa infiammazioni. In questo modo l'organismo non è in grado di convertire il glucosio in energia. Inoltre, gli studiosi hanno confermato che il diabete legato ai livelli di inquinamento è più presente nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo Paolo Pozzilli, responsabile di Endocrinologia e Diabetologia del policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, il rischio diabete è associato oltre che allo smog anche al basso esercizio fisico e al poco tempo che si dedica alla scelta dei cibi.