Stando ai risultati di uno studio condotto dal Dipartimento di Farmacologia presso l'Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" osservare il digiuno o comunque una dieta a severa restrizione calorica potrebbe rivelarsi ultile nel contrastare il dolore cronico causato dalle nevralgie. I ricercatori hanno condotto lo studio su topi geneticamente modificati. In realtà non si tratta di un vero e proprio digiuno, quanto invece di una restrizione calorica effettuata in maniera intermittente. La netta diminuzione dell'apporto calorico, sempre stando ai risultati emersi da questa ricerca, sembrerebbe anche migliorare il funzionamento dei farmaci che sarebbero più efficaci nell'eliminare o comunque ridurre in maniera significativa il dolore.
Digiuno e riduzione del dolore cronico
Il digiuno avrebbe effetto nei confronti del dolore cronico grazie al recettore Hcar2 che nei topi transgenici si è dimostrato utile nel ridurre la soglia del dolore prodotto dalle nevralgie. In questo senso il dottor Livio Luongo, uno degli autori dellla ricerca, ha spiegato che il recettore Hcar2 viene stimolato dal beta-idrossi-butirrato, una sostanza organica che appartiene al gruppo di chetoni che il nostro organismo tende a produrre in maggiori quantità proprio in caso di digiuno o se si segue una dieta povera di zuccheri. Nei topi per ottenere risultati bastano due giorni, che negli esseri umani corrispondono a quattro o cinque giorni. Ovviamente va tenuto conto che i risultati di questa ricerca sono stati ottenuti sul modello animale, pertanto saranno necessari studi clinici per dimostrare l'efficacia del digiuno anche sull'uomo.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Faseb.
Dolore neuropatico
Non esiste un unico dolore neuropatico. Ne esistono però di tipi che si presentano maggiormente in quasi tutte le persone. Ci riferiamo al mal di schiena, alla sciatalgia, alla cervicalgia prodotta dall'ernia, oppure ai pazienti a cui è necessario amputare uno più arti.
Altre cause del dolore neuropatico possono derivare da ictus, sclerosi multipla, infezione da Hiv, nevralgia del trigemino, nevralgia post erpetica, neuropatia diabetica e neuropatia nei pazienti ammalati di tumore conseguente al tumore stesso o alla chemioterapia. Questo tipo di dolore può essere centrale o periferico a seconda che colpisca il sistema nervoso centrale o quello periferico.
Generalmente insorge in seguito a un danno o a una malattia del sistema nervoso. Il dolore neuropatico risponde poco alle terapie analgesiche tradizionali, mentre si rivelano utili gli antiepilettici e gli antidepressivi e i trattamenti non farmacologici quali la fisioterapia, l'agopountura e la stimolazione elettrica nervosa transcutanea o percutanea.