In questi giorni, soprattutto a Roma, si è sviluppata una sorta di psicosi del tutto ingiustificata a causa della paura di venire punti dal ragno violino. Uno degli ultimi casi registrati si è verificato a Olbia, dove un uomo è stato morso dall'aracnide. In un primo momento pensava che si trattasse della puntura di una zanzara, qualche giorno dopo, invece, l'uomo ha scoperto la vera natura della puntura, quindi si è recato al pronto soccorso. In ogni caso, stando a quanto si apprende, il paziente ha risposto bene alla terapia antibiotica che gli è stata somministrata all'ospedale Giovanni Paolo II, quindi ha potuto riprendere la vita normale.
Pericolosità del ragno violino: le risposte del Centro antiveleni del Policlinico Gemelli
Il centro antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma ha attivato una campagna informativa per rispondere alle domande da parte dei cittadini allarmati dai recenti casi di cronaca relativi al morso del ragno violino. In particolare, l'allarme circa la pericolosità dell'aracnide è esploso a Roma nel quadrante Sud. Il dottor Maurizio Paolo Soave del Centro Antiveleni del Gemelli spiega che in molti si recano in ospedale per una semplice puntura, convinti di essere stati morsi dal temuto insetto. L'esperto però precisa che il ragno violino, noto scientificamente col nome di Loxosceles rufescens, non è pericoloso ed attacca l'uomo solo quando si trova in una situazione di pericolo.
Si tratta di una specie piuttosto schiva e solitaria, pertanto le possibilità di venire attaccati risultano alquanto modeste. Riguardo invece alle conseguenze della puntura, l'esperto spiega che il veleno iniettato dall'aracnide provoca una lesione caratterizzata da edema, bruciore e rigonfiamento della parte colpita, del tutto assimilabile alla puntura di altri insetti, quali un'ape o una vespa.
Si tratta di lesioni della pelle di natura emorragica e necrotica che derivano dall'inoculazione di tossine biologiche, come avviene già nel caso della puntura di altri ragni o, come detto, di insetti quali gli imenotteri (vespe, calabroni, api) o animali marini. La ferita nella maggior parte dei casi guarisce senza lasciare cicatrici; tuttavia, nel caso di soggetti debilitati, potrebbe invece evolvere dando luogo a reazioni di tipo sistemico generale, quali prurito generale, febbre, nausea, brividi, vomito e shock.
L'esperto infine sottolinea che si è sviluppata una vera e propria fobia, con tante persone che arrivano al pronto soccorso temendo di essere state morse dal famigerato ragno perché avvertono un "pizzico". In ogni caso, Soave conclude che non vi è un antidoto, ma ribadisce che il morso del ragno violino non è mortale.