La nuova scoperta anti calvizie arriva da un recente studio condotto in Giappone. Secondo i ricercatori, infatti, il tuorlo dell’uovo contiene una particolare sostanza capace di 'salvare' i capelli. In realtà, a questo particolare tipo di alimento, sono state sempre attribuite potenzialità positive per le nostre chiome, ma si trattava il più delle volte di rimedi casalinghi o tramandati dalle nonne, per avere capelli più forti e lucenti. Questa volta, però, la promessa anti calvizie arriva direttamente dalla scienza che ha messo sotto la lente di ingrandimento una particolare sostanza contenuta nel tuorlo d’uovo.

Tuorlo d’uovo contro la calvizie: i risultati dello studio

Il recente studio condotto da ricercatori giapponesi del Dipartimento di Dermatologia Rigenerativa della Osaka University Graduate School of Medicine, è stato pubblicato sulla rivista specializzata nel settore: 'Journal of Medicinal Food' nel quale viene evidenziata la sostanza presente nel tuorlo d'uovo capace di contrastare, sensibilmente, il sopraggiungere dell'alopecia. La sostanza anti alopecia è stata chiamata dagli scienziati Hgp (Hair grow peptide) ed è stata sottoposta, durante l' iter della ricerca, a una serie di test che ne hanno evidenziato e dimostrato la potenziale azione stimolante sul bulbo dei capelli e capace di dare risultati soddisfacenti se impiegato come trattamento, in alternativa, alle attuali terapie in commercio che, secondo i ricercatori, sarebbero meno efficaci e più dannose per la Salute.

Calvizie: i meccanismi che la determinano

Le alopecie, in generale, si distinguono in due categorie: una di tipo androgenetico e un’altra che non dipende dai livelli di ormoni presenti nell’organismo. In particolare, la funzioni biologica androgeno-dipendente è strettamente collegata alla comparsa dell’alopecia maschile. Il ruolo degli androgeni, invece, nell’alopecia delle donne non è stato ancora ben chiarito.

Lo studio ha quindi dimostrato che alcuni peptidi idrosolubili presenti nel tuorlo d'uovo hanno la potenzialità di stimolare la produzione del fattore di crescita endoteliale vascolare (Vegf) e, di conseguenza, la proliferazione delle cellule del follicolo pilifero umano. In particolare, dall’attenta osservazione dei ricercatori, è emerso che il meccanismo dell'Hgp sarebbe in grado di intervenire anche nel meccanismo della ricrescita dei capelli delle calvizie femminili.